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giovedì 7 aprile 2011

Nonna misantropa ma non troppo

Alla Regina Madre le persone non piacciono. Non le piacciono gli animali e tantomeno le piante.

Anni fa, a proposito di piante e di persone, rimandò indietro una pianta destinata a mia madre da quello che poi divenne il suo compagno per i successivi 10 anni, perchè sosteneva di non avere spazio. Eh beh, due terrazzi da 20 mq l'uno effettivamente non sono sufficienti per una pianta.

Negli anni (quasi 89) è riuscita a conciliare questa misantropia quasi totale con una compulsiva formalità nei rapporti e una maleducazione imbarazzante: la misantropia naturalmente coinvolge tutti, ma ai parenti e alle conoscenze di vecchia data è riservata la formalità ("Oooooooh, carissima, ma come stai??? E la nipotina/il marito/la cugina-di-quattordicesimo-grado/la cognata-della-prozia-della-portinaia tutti beeeeeeneeeeeeeeh?") salvo poi, a parte rarissime eccezioni, raggiungere picchi sconosciuti di acidità appena riattaccato il telefono. La maleducazione esplicita è invece riservata, di norma, ai miei amici. Per lo meno a quelli che non le piacciono, cioè quasi tutti. E' passato alla storia un suo "Ah, anche con la pioggia?!" davanti all'arrivo di uno dei suddetti in una sera piovosa per cena.

Vi giuro che se me la avessero raccontata e non fossi stata costretta a conviverci per alcuni anni, probabilmente avrei adorato la sua cattiveria. Ma sotto lo stesso tetto è tutta un'altra cosa.


Ancora peggio va nelle rare ipotesi in cui qualcuno in effetti le piaccia: stravede per esempio per il mio compagno, con la conseguenza di diventare zucchero puro in sua presenza. Rimprovera mia madre perchè dice le parolacce anche quando c'è lui, se telefono a casa mi fa 1/4 d'ora di terzo grado per sapere lui come sta etc.


L'ultima ieri sera: "E' un po' che non vedo Ladybug... Chissà Lordbug come sta!"

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