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lunedì 17 dicembre 2012

Professione: Infante

Sabato siamo andati in comune per fare la carta di identità di Babybug. Sabato, perchè miracolosamente il comune era aperto e devono essere presenti entrambi i genitori, dunque per avere Lordbug era decisamente comodo.
Erano necessarie anche tre fototessere di Babybug, ad occhi aperti e capo scoperto. Se non sapete cosa vuol dire fare delle fototessere ad occhi aperti ad un neonato di tre settimane (come è giusto che sia, anche io avrei preferito continuare a non saperlo) vi basta partire dal presupposto che quando dorme, mangia e piange, gli occhi sono chiusi o strizzati. E a tre settimane non è che le attività siano molto diversificate. Quindi avevo brillantemente risolto il problema stampando in casa, su carta fotografica, LA foto che ero riuscita a fargli con gli occhi aperti.

Arriviamo in Comune, ed iniziamo subito a gioire per via della totale assenza di persone in attesa. Una cosa senza precedenti. Male. Gioisce bene chi gioisce ultimo. Arriviamo al cospetto dell'impiegata, la quale ci fa firmare un modulo, mi chiede altezza e data di nascita dellA bambinA (54 cm e no, guardi che è maschio. Aaaah, ops) "Occhi castani e capelli castani?"
"Veramente è biondo e gli occhi sono sul blu..."
"Ma queste foto non vanno bene, la carta è troppo sottile!"
"Ma è carta fotografica!"
"No"
"Sì!"
"No"
"Ok, arrivederci".

Il problema naturalmente era che non potevamo rimandare, visto che venerdì ci aspetta un aereo per Bari, dove trascorreremo Natale, e dunque Babybug deve avere la sua carta di identità.
Bene.
Ore 13.10, via Larga a Milano. Dove porti un neonato di tre settimane a fare una fototessera? Ovviamente i fotografi in zona (uno) chiusi. Rimane la metropolitana. Dove ovviamente la macchinetta per fare le fototessere rimane oltre i tornelli, per cui tocca anche timbrare il biglietto per non andare da nessuna parte. Il mio abbonamento d'altronde è scaduto il mese scorso.
Prendo Babybug, 5 euro e il biglietto e attraverso i tornelli. Mi siedo nella macchinetta, e ora viene la parte difficilerrima: Babybug dorme. Ma DORME.
"Amore di mamma? Ciccino? Puccipuccipu?!" Insomma, dopo 10 minuti riesco a svegliarlo. Apre gli occhi, mi guarda. Esulto. Infilo i 5 euro nella macchinetta.
Me li sputa.
Babybug richiude gli occhi.
NOOOOOOOOH!
Rimetto i 5 euro, ri-sveglio Babybug, la macchinetta li risputa.
Al ventordicesimo tentativo di inserimento e innumerevoli santi dopo, si apre la tendina della macchinetta e compare un tizio che mi fa 
"Signora, sono il tecnico".
MIRACOLO!

Insomma, dopo altrettanti tentativi di far piacere alla macchinetta i miei 5 euro, e pure i suoi, il tecnico risolve brillantemente la situazione cambiandomi la banconota in monete.
Che tecnico!
Comunque, meglio di niente.
Agguanto Babybug e lo piazzo davanti all'obiettivo, senza cappellino e con gli occhi aperti... Più o meno. Stava frignando (giustamente) quindi la foto è proprio brutta. Ma d'altronde, chi viene mai bene sulla Carta di Identità?!

Torniamo in Comune, torniamo dalla signora di prima con le nostre belle fototessere fresche fresche.
"Ah bene, siete voi... Quanto è alto il bambino?"
"Sempre 54 cm"
"Occhi castani e capelli castani?"
Io e Lordbug ci guardiamo, io sospiro, lui risponde "Sì".
E' fatta.
La guardo:
Occhi: Castani
Capelli: Castani
Altezza: 0,54
Professione: INFANTE.

Rido per non piangere.

venerdì 14 dicembre 2012

Homo obvius-obvius

L'homo obvius-obvius è un esemplare di ominide piuttosto diffuso nella società moderna, ed è facilmente riconoscibile dopo pochi minuti di conversazione dai seguenti elementi:
1. L'homo obvius-obvius dice cose di una banalità sconvolgente con un tono da rivelazione dell'anno, tipo "Per verificare se sia una buona giornata per andare in bicicletta bisogna fare un test tenendo il freno posteriore e premendo il pedale della bici per vedere se slitta: se lo fa is not easy." Ma brutto cretino, nevica da stanotte, mi sembra evidente che non sia una buona giornata per prendere la bici, pure senza fare test del pedale!

2. L'homo obvius-obvius inserisce a caso termini in inglese per far vedere che ne sa, possibilmente complicando concetti semplicissimi, tipo "e così ho affrontato il maltempo con l' overcovering". 
Al che tutti i presenti si stupiscono e domandano "OOOOH! E cos'è l'overcovering?!"
A questo punto l'homo obvius-obvius assume subito la caratteristica espressione del "MACCOME! Non sai cosa sia l'overcovering?! Ma dove vivi?!?!" Sorriso misto tra ironia e superiorità, ed arriva la spiegazione:
"L'overcovering consiste nel coprirsi a strati per affrontare le intemperie!"
Insomma, vestirsi a cipolla.

3. L'homo obvius-obvius, dopo anni di esperienza, riesce anche ad avere un discreto seguito di persone che lo stanno a sentire e pendono dalle sue labbra, come se effettivamente le banalità che esprime fossero rivelazioni degne di nota.
D'altra parte di mentecatti il mondo è pieno.

Uno di mia conoscenza è riuscito a farsi mantenere dalla moglie tutta la vita, diventando ultimamente anche monaco buddhista, con i voti e tutto, compreso quello di castità. Insomma il non plus ultra dell'homo obvius-obvius: ora può dare un'aura di sacralità alle ovvietà che dice, continua ad essere mantenuto dalla moglie e non deve manco più trombarsela. 
Total win.

venerdì 7 dicembre 2012

Il linguaggio segreto di Babybug

Doverosa premessa: Babybug compie oggi due settimane di vita, ed è veramente un pupetto di buon carattere. Mangia e dorme, con pochissime proteste e solo se effettivamente c'è qualcosa che lo infastidisce. Si calma e si addormenta da solo e anche quando è sveglio se ne sta bello pacifico nella sua carrozzina a guardarsi intorno.

Regina Madre: "Ma voi credete veramente che sia merito vostro o di esservelo in qualche modo meritato?!".
Io non ho risposto.
Lordbug ha risposto: "Senza ombra di dubbio".
Voi cosa avreste detto?

Ma soprassediamo.

*UEEEEEEEEEEEH UEEEEEEEEEEEEEEEEEH*
"Babybug, amore, vieni qui che la mamma adesso ti asciuga... Lo so che non ami il bagnetto, ma vedrai che poi ti piacerà"
*STROFIN-ASCIUG-STROFIN*
*UUUUEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH UUUEEEEEEEEEEEEEEEEH!!!!*
"Mannò amore mio, puccipuccipù, non fare così. Adesso ci asciughiamo bene, e poi sarai tutto bello, pulito e profum..."
*PRRROOOOOOOOOOOT*
...
"Amore di mamma, hai mica cagato nell'accappatoio?!"
"NGHE'!"
Sì. 
L'ha fatto. 
Ho appena scoperto due cose:
1. Il pianto di babybug significava LETTERALMENTE "il bagnetto mi fa cagare";
2. L'igienizzante in lavatrice non si mette per proteggere il neonato dai microbi del mondo, ma per proteggere le mamme e i papà dai microbi dei neonati.
-.-'

PS. Già che stiamo in argomento di cacca, vorrei esprimere il mio disappunto sull'annullamento delle primarie del PDL in vista del ritorno in campo dell'innominabile. Cioè, spiegatemi un attimo: tutto sto casino, Ruby, Monti, lo spread, l'iradiddio, e poi alle prossime elezioni ci ritroviamo ancora Bersani da una parte e Berlusconi dall'altra? Io vorrei piangere. Ma mica per la depressione post parto. Mi viene la depressione preelettorale. Chiusa parentesi.

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