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lunedì 29 luglio 2013

Tempo di cambiamenti

Probabilmente penserete che io sia una squilibrata con seri problemi di coerenza... E avete ragione.
Prima giuravo di detestare i bambini.
Poi sono rimasta incinta e giuravo e che questo non sarebbe mai diventato un mommy-blog. 
Poi è nato Babybug e sono sparita, un po' perchè non avevo tempo e un po' perchè volevo tanto parlare di lui, ma non volevo che questo diventasse un mommy-blog.
Poi arrivo un giorno e apro una sezione sullo svezzamento.

Più mommy blog di così...

Adesso ci ripenso.
O meglio, di svezzamento parlerò, potete starne certi... Perchè ci sono troppe cose che devo condividere sull'argomento e di cui in troppo pochi parlano. 
Ma non qui.

Lordbug mi ha fatto notare che destinare all'argomento una sezione del blog potrebbe essere un po' sminuente per entrambe le sezioni: sia quella in cui parlo di me, sia quella sullo svezzamento. Entrambe finirebbero sacrificate. E in effetti penso che non abbia tutti i torti.

Quindi niente più sezione sullo svezzamento: apro un nuovo blog tematico!
Ora è poco più di una bozza, ma lo trovate qui ---> Il mio bambino (mi) mangia!
Il nome non è poi così originale, lo so... Ma mi sono ispirata alla fatidica frase che non so quante volte ho sentito ripetere, nelle sue varianti, negli ultimi mesi: "Non MI mangia la frutta (ma può essere anche la verdura, la carne, il pesce, etc. Fino al NON MI MANGIA generico. Il pargolo digiuna)".

Non so voi, ma io lo trovo un modo orrendo, proprio cacofonico, di esprimersi. Lo so che è sempre italiano corretto, se non ricordo male in analisi logica c'è proprio un complemento che indica quell'orrido "mi", ma è più forte di me, è brutto. E pensavo fosse praticamente in disuso ormai.
Invece no.
Le madri lo usano. 
Molto.

Beh, insomma. Qui continuerò, con rinnovato vigore, a raccontarmi come sempre. Di là invece sarò più tematica... In modo che se dell'argomento non ve ne frega nulla, non vi ammorberò oltre... Se invece vi interessa, seguitemi pure di là.

Baci e abbracci.

martedì 23 luglio 2013

Lunedì è sempre lunedì

Il lunedì è lunedì anche se non vai in ufficio.
Questo è ciò che ho imparato in questi mesi di maternità.

Chi l'avrebbe detto.

Lo so, oggi è martedì, per non dire quasi mercoledì, e questo post è in bozza da ieri sera... Non ho avuto nemmeno il tempo di mettere giù ste tre righe, tanto è stato un lunedì leggero (ma anche il martedì non ha scherzato eh).

Dopo mesi di tranquille sveglie verso le 8, ieri e oggi Babybug ha stabilito che l'ora di colazione andava spostata alle 6.45. Lui poi si è pure riaddormentato brevemente... Io ovviamente no.
Di giorno quasi non chiude occhio, se non con grandissima fatica e di solito quando siamo in giro (quindi niente riposino per me), e siamo anche nella fase MAMMA ABBRACCIAMI E PORTAMI IN GIRO PER CASA. 
NONONLASCIARMINEMMENOPERANDAREINBAGNOSENOURLOCOSI: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH.

Un incubo. Fa delle urla che mi trapassano il cranio. Entrano dalle orecchie e si posteggiano proprio nel mezzo del cervello, andando ad occupare tutto lo spazio disponibile. A quel punto l'unica cosa che il mio povero neurone riesce a fare è ripetere ossessivamente fallosmetterefallosmetterefallosmettere.

Ieri, nel bel mezzo di questo delirio, è successo pure che sono inciampata nel seggiolone. Una botta al piede micidiale: mi si è gonfiato tutto un dito e ho zoppicato vistosamente per tutto il resto della giornata, non riuscendo ad appoggiare a terra tutto il piede, ma solo metà.

Oggi il piede andava meglio, e per fortuna, perchè per far star buono il piccolo mostro Babybug ho passato l'intero pomeriggio avanti e indietro per un centro commerciale. 
E io ODIO i centri commerciali, ma in giro era troppo caldo.
Per i milanesi: se vedete una povera pazza che passeggia per ore avanti e indietro per il Fiordaliso, con nel passeggino un pupo adorabile, felice e sorridente, probabilmente quella sono io. E Babybug in casa non è così. Di solito al rientro inizia ad urlare già dal pianerottolo.

Madri con più esperienza di me (ma anche padri eh) ditemi per favore che cavolo gli prende: fino ad un mese fa sapeva giocare da solo e stava tranquillissimo a farsi gli affari suoi. Adesso sclera.
Un po' penso sia perchè vorrebbe fare delle cose, movimenti, prendere oggetti lontani, ma non ha ancora le capacità motorie necessarie, per cui si incazza. E poi? 
Si annoia?
Gli sto sulle balle?
Mi vede la mattina quando si sveglia e pensa "Marò cheppalle sempre questa arriva, mai un viso nuovo"?
 

sabato 20 luglio 2013

Babybug e i sapori forti

Prima di tutto devo dire che Babybug è sempre stato vicino a noi a tavola, anche quando non era neppure in grado di stare seduto o di interagire più di tanto col mondo: lo mettevamo nella sdraietta, e la sdraietta stava sul pouf vicino a noi a tavola.
Questo non perchè noi fossimo così fissati già da allora col fatto di doverlo coinvolgere nei pasti, ma solo per assecondare lui, che ci lasciava cenare tranquilli a patto di poterci sorvegliare attentamente.

Ad un certo punto, intorno ai 5 mesi, la sdraietta ha iniziato a stargli stretta... Non tanto fisicamente, ma da lì si sentiva probabilmente troppo distante dal centro dell'azione. Solo che ancora non stava seduto da solo, e quindi per il seggiolone era un po' presto... Perciò l'unica possibilità per non sentirlo strillare come un'aquila era tenerlo in braccio durante i pasti.
Una dieta perfetta per perdere i kg accumulati con la gravidanza: impossibile mangiare più dello stretto necessario.

A quel punto ha iniziato a seguire con lo sguardo le forchette che dai piatti finivano nelle nostre bocche, e da lì a dimenarsi e agitare le braccia al passaggio della forchetta è stato un attimo. A questo punto abbiamo iniziato ad assecondare la richiesta, facendogli assaggiare qualche cucchiaino di ciò che c'era in tavola.

A parte la frutta, che avevo iniziato a dargli ogni tanto di pomeriggio, la prima cosa che Babybug ha reclamato da tavola è stato un risotto zola e pere, molto apprezzato. Non che ne abbia mangiato chissà quanto eh, però tra un cucchiaino e l'altro si agitava tutto e si protendeva verso il piatto piagnucolando per averne ancora: la richiesta era assolutamente inequivocabile.

Con questo stesso approccio ha poi assaggiato peperoni, pomodori, melanzane, broccoli, carne, pesce... La lista ormai è lunga. Ovviamente non ha manifestato sempre lo stesso entusiasmo verso tutto, ma l'unica cosa che l'ho visto veramente sputare schifato è stata la classica pastina con omogeneizzato di verdure l'unica volta che ho provato a proporgliela. Nemmeno la deglutiva, la teneva un po' in bocca e poi la faceva colare fuori.
Uno schifo.
Avete presente quando assaggiate qualcosa di schifoso e non potete fare altro che sputarlo nel tovagliolo? Ecco.

D'altra parte uno che ama lo zola e impazzisce per i peperoni, che volete che faccia con la pappetta se non tentare di intonacare le pareti?

venerdì 19 luglio 2013

La durissima ricerca dell'Abito - part 2

Avete presente Randy, quello che in Abito da sposa cercasi viene evocato per risolvere IL problema?

Quello che arriva, osserva la sposa, e poi va a botta sicura a pescare L'ABITO in mezzo a MIGLIAIA di abiti apparentemente identici?
Ecco.
Io no.

Breve aggiornamento sul sopralluogo di oggi.
Unico dei tre in un atelier in centro, niente outlet, prezzi minimi 1500 euro.
Questo tanto per dire che non sono andata in uno scantinato cinese.

"Buongiorno, ho un appuntamento per oggi alle 15". 
"Ah bene, venga... Guardiamo qualche catalogo! Ha già qualche idea?"
"Sì. Ho visto sul sito che avete alcuni abiti colorati..."
"No"
"Ah"
"Solo bianco e avorio"
"Ah. Vabbè, ok. Comunque niente abiti a sirena, niente esagerati sberluccichi o strascichi kilometrici".

E con queste premesse mi son vista proporre un abito a sirena, uno con le spalline tempestate di sberluccichi e svariati strascichi.

La signora ha guardato Babybug: "Quanto tempo ha, un anno e mezzo?"
Al che lui giustamente ha iniziato a piangere.

"Guarda AMORE com'è bella la mamma con questo vestito"
"UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"
"E con questo?"
"UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"
"Forse con questo..."
"UAAAAAAAAAAAAAUAAAAAAAAAAAAAUAAAAAAAAAAAAAAH"
"Ok, andiamo. Grazie eh, arrivederci"
"NGHE'"

Ecco.

giovedì 18 luglio 2013

La dura ricerca dell'Abito.

Questa settimana mi sto dedicando alla ricerca dell'abito da sposa.
Ho selezionato tre negozi in cui recarmi per sopralluoghi, domani vedrò il terzo, poi scioglierò la riserva e deciderò in quale negozio tornare con mamma e Regina delle Nevi per la scelta finale.

Fino adesso ho visto delle belle cose, delle cose così così e svariate prove che l'orrido esiste e alcune sono anche disposte a pagare per averlo.

In tutti i sopralluoghi mi son portata Babybug, un po' perchè non posso ancora lasciarlo a casa da solo, ma soprattutto perchè è la mia garanzia che l'appuntamento non duri troppo: ha un'ora di tolleranza dopodichè giustamente si stufa ed inizia a protestare. Se questo avviene significa che l'appuntamento è durato troppo. Ma anche per me eh, non solo per lui. Notoriamente la meno paziente quando si tratta di prove d'abito sono io.
In ogni caso Babybug è un ottimo diversivo: mentre lui elargisce sorrisi e le assistenti di sciolgono in brodo di giuggiole emettendo gridolini su quanto lui sia bellobuonosimpatico etc., io posso mettermi le dita nel naso senza essere vista.
No dai, scherzo.
E' che devo sdrammatizzare un pochino.

Anche perchè "prove d'abito" mi riportano alla mente lontani ricordi di quando la Regina Madre mi portava da una sua conoscente sarta specializzata in abiti per bambini, la Signorina Straziota (e questa volta il nome è drammaticamente vero)... Una tipa che ricordo poco, ma mi pare fosse estremamente somigliante a Magamagò, e che in ogni caso mi pungeva sempre con gli spilli. 
Una cosa fastidiosissima.

Vabbè, perdonatemi la Strazio-divagazione.
Dicevo.
Sull'abito ancora non posso raccontarvi nulla, un po' perchè non ho ancora scelto e soprattutto perchè Lordbug legge. 
Però vi racconto il sopralluogo di oggi.
All'arrivo ho esordito dicendo:
1. Con spalline
2. Niente sberluccichi.
E ho provato quasi tutti abiti senza spalline e pieni di robe sberluccicanti.

Poi, individuato un abito interessante, ho provato a proporre qualche modifica... E mi son sentita rispondere che forse sono un po' estrema.
Ma santo cielo! Che spose pallose deve vedere sta tipa di solito.

Quindi in breve penso che tornerò per la scelta finale all'altro negozio... Ma domani ho ancora l'ultimo sopralluogo. 
Vi terrò informati.

Babybug si svezza da solo

Qualche mese fa, da buona neomamma, mi chiedevo con vivissima preoccupazione come avrei affrontato il momento dello svezzamento.
Davanti agli occhi mi passavano immagini inquietanti di madri che inseguono il figlio per casa con polpette e lasagne, oppure che li rintronano davanti alla tv con canzoncine e cartoni animati in modo che quelli, completamente rimbambiti, aprano la bocca e mandino giù qualcosa senza nemmeno capire di cosa si tratti.

Ecco, non è che mi son fumata roba forte eh, son scene a cui ho assistito più di una volta dal vivo.
Per non parlare delle lotte grecoromane per stabilire chi debba impugnare il cucchiaino.

Insomma, mi chiedevo se fosse proprio necessario rincoglionire i bambini per rifilargli quelle pappette immonde che i pediatri ancora si ostinano a prescrivere come se fossero vere e proprie formule mediche... Oppure farcirli di cotolette e patate fritte purchè mangino qualcosa.
Ero terrorizzata all'idea di trasformarmi in una madre-ilmiobambinononmimangia.

Così mi sono messa una sera a cercare su internet, e ho trovato due cose molto interessanti: un libro ("Io mi svezzo da solo" di Lucio Piermarini) che mi sono comprata su Amazon in versione per kindle e un sito (http://www.autosvezzamento.it/). 
Leggendo l'uno e l'altro ho capito altre due cose:
1. Vorrei che Piermarini fosse il mio pediatra (ma purtroppo non sta a Milano);
2. Niente sbobba per Babybug.
Ho condiviso le informazioni con Lordbug e insieme abbiamo deciso di procedere così. O meglio, di lasciare che fosse Babybug a decidere come procedere, correggendo soltanto le nostre abitudini alimentari in modo da proporre ad ogni pasto i giusti elementi nutrizionali.

Poi un pochino l'ansia de ilmiobambinononmimangia mi è venuta, e ho anche scoperto che esiste una sorta di "finestra di tolleranza" tra i 4 e i 6/7 mesi, durante la quale sarebbe bene far provare al pupo piccoli assaggi anche degli alimenti più allergizzanti, cosicchè il suo organismo li riconosca come buoni e non come estranei, cosa che è invece più probabile che avvenga se l'inserimento è ritardato, in barba al pomodoro dopo gli 8 mesi e gamberetti con la maggiore età.
Quindi con gli assaggini dai nostri piatti ho iniziato piuttosto presto, ma devo dire che Babybug non si è (quasi) mai tirato indietro!

Questa premessa per dire che da oggi inauguro una nuova sezione del blog, i cui post saranno contraddistinti dall'etichetta Autosvezzamento, che utilizzerò per raccontare e condividere questa esperienza, qualche ricetta e i progressi miei e di Babybug, in modo che se qualcuno volesse avvicinarsi a questo approccio potrebbe trovare qui qualche spunto in più.
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