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martedì 29 gennaio 2013

Una giornata come tante

Nello specifico si tratta di quella di ieri.
Missioni della giornata, due: 
1.  Andare in banca a versare un assegno e ritirare un libretto;
2. Andare da Magoo (Qui il racconto delle sue prodezze) per avere il certificato per la palestra (appuntamento ore 17.40).
Sia banca che medico sono vicini a casa di mia madre. Visto l'orario dell'appuntamento e il fatto che la banca è aperta fino alle 16.50, decido di muovermi di pomeriggio e fare tutto insieme.

Forte della mia mattinata libera, per modo di dire, tra un pannolino e l'altro cerco di condividere con Lordbug un ebook molto interessante che ho trovato sull'Autosvezzamento. Maliziosi. Me lo sono debitamente comprato su Amazon. Che pensate. Solo che avendolo comprato col mio account, praticamente è saldato al mio kindle con protezioni che nemmeno la nasa. Per cui ho sprecato la mattinata a cercare, invano, di renderlo leggibile sul kindle di Lordbug.
Ma ore proprio.
E un nervoso pazzesco.
Ma sorvoliamo.
Arriva il momento di uscire: impacchetto un Babybug nervoso e ululante e lo porto fuori. Di solito funziona così:
Babybug: AAAAAAAAAAAAAAH AAAAAAAAAAAAAAH UAAAAAAAAAAAH!"
*Impacchett*Vest*Copr*Metti Babybug sul pianerottolo pregando che i vicini non chiamino il telefono azzurro*
Babybug: "ZzzzzzzzzzzzzzZzzzzzzzzzzzz".
Ma istantaneo proprio eh. Nei casi peggiori arriva ululante fino all'ascensore, ma non è mai successo che al piano terra fosse ancora sveglio. Vero che l'ascensore è lento come un bradipo stanco, ma ok.
Insomma, usciamo. 
In macchina transito accanto ad una scuola, ovviamente proprio durante l'orario di uscita. C'è una bionda impellicciata al volante di una Mercedes nera (un tuffo negli anni '80/'90 proprio) che blocca la strada parcheggiata in curva sulle strisce. Ma con le quattro frecce eh!
Nei pressi della banca trovo parcheggio (miracolo), ovviamente a fianco ad un'aiuola brulla e fangosa, che devo necessariamente guadare per estrarre Babybug dalla macchina. Vi tralascio la fatica fisica di montare/smontare, aprire/chiudere, sollevare etc. il telaio del passeggino, che se avete pargoli lo sapete meglio di me. Se non ne avete, sappiate solo che le donne che escono da sole col pupo, in macchine della misura di un barattolo di sardine, sono delle eroine: guardatele sempre con rispetto. 
Fatto il guado mi avvio alla banca. Ovviamente il passeggino non passa dalle porte col metal detector: vista la scarsissima collaborazione del personale della banca, dopo svariati minuti di sbracciamento, stacco l'ovetto dal telaio ed entriamo. 
"Sa, c'è la porta laterale, ma è solo per i disabili".
Dissimulo un vaffanculo con un colpo di tosse.
Compilo tutti i miei bei moduli e mi presento allo sportello, dietro il quale c'è la stessa signora che NON mi ha aperto la porta, la quale mi guarda e dice:
"Ma l'attività di sportello è solo al mattino! Ma già da più di un anno eh! NON L'HA RICEVUTO L'ESSEEMMEESSE?".
Sgrunt.
Ma cosa @òç##° sei seduta lì dietro a fare?!
Prendo le mie pive nel sacco e tutti i santi che ho invocato, giro i tacchi e vado.

Arrivo da Magoo, che dopo debita attesa mi accoglie nel suo studio. GLi spiego che ho bisogno il certificato per la palestra.
"Ma lo sa che ora è a pagamento?"
"No, veramente non lo sapevo"
"Eh sì, sono 40 euro"
"Alla faccia del c... AHEM, ok -.-"
"Allora venga sul lettino che sentiamo cuore e polmoni, e la pressione".
Insomma, mi visita. Alla fine della visita mi dice:
"Ma lo sa che da sdraiata ha il soffio al cuore, ma poi da seduta sparisce? Gliel'avevano mai detto?!"
"Cosa, che ho il soffio al cuore di David Copperfield? Veramente no."
"Beh beh, ma se da seduta sparisce, non è niente... E questa pancetta molle, è merito di Babybug?!"
"Eh sì dottore, apposta voglio tornare in palestra"
"Ah ma guardi che la palestra tonifica solo! Lei deve mettersi a dieta!"
"..."
"Pressione 115/75. E' la sua?"
"No, forse l'ha dimenticata la signora di prima..."
"Come?!"
"Niente, niente...".
 
"Ha proprio un bel bambino sa? E com'è grande... Ma gli dà il latte artificiale?!"
"No, veramente lo allatto io..."
"Veramente?! Ma che strano! Di solito così belli paffuti sono solo quelli allattati con latte artificiale, perchè sa, al seno si stancano!".
"A-ha"
Non ho ancora capito se avrei dovuto offendermi o meno. So solo che dopo qualche minuto mi son ritrovata ad allattare Babybug nel bagno. 
Questo sì che è offensivo.

giovedì 24 gennaio 2013

A EnzaMiccia non far sapere...

EnzaMiccia è moglie di un amico di Lordbug, madre di due pargole di 3 e 5 anni, nonchè neo wedding planner. Da qui il soprannome (grazie Lordbug).
Diciamo che ha deciso di fare la wedding planner più o meno come si decide di diventare presentatrice Avon: ovvero, conosci un po' di gente e non sai come tirar sera.

EnzaMiccia ha conosciuto Babybug sotto Natale, quando lui aveva già un mese abbondante, e la prima cosa che mi ha chiesto è stata se lo tenessi in braccio il meno possibile "che sennò poi si abitua".
In realtà no. 
Al contrario, lo tengo in braccio il più possibile, nei limiti di non compromettere la sua autonomia. E' un bimbo che sta molto tranquillo anche da solo nella sdraietta a guardarsi intorno e che dorme sereno nella sua culla, e ovviamente non voglio fargli perdere queste sane abitudini. Però ci sono anche i momenti in cui vuole stare a contatto, oppure ha qualche dolore, oppure è solo nervoso perchè ha avuto una giornata più intensa del solito... E allora lo tengo in braccio volentieri. E poi piace pure a me tenerlo in braccio. Ecco, l'ho detto.
Ma d'altronde parliamo di una che fa vanto di aver messo in punizione entrambe le figlie entro le due settimane di vita, in corridoio nella culla, perchè piangevano.
Anche no. 
Vi dico solo che quando Babybug mi fa disperare gli dico "Guarda che ti mando una settimana da EnzaMiccia". Altro che uomo nero. Lei lo mette in punizione e poi lo passa nel candeggio, all'uomo nero.
Non mi ricordo più chi di voi mi chiedeva se non avessi anche io l'amica che ha già figli e quindi sa perfettamente tutto e cerca di spiegarti perchè tuo figlio piange. Avevo risposto di no. Ma solo perchè lei abita lontano e ancora non aveva avuto modo di illuminarmi con la sua sapienza.
Feste natalizie, merenda a casa di amici comuni con prole. Cinque bambine presenti compresi tra i 2 e i 5 anni, urlanti e strillanti come potete ben immaginare, più Babybug. Il quale dopo un po' inizia ad innervosirsi e poi si dispera. Un po' come me.
"Ecco, vedi, è stanco adesso, ma non riesce a dormire perchè ha la tosse".
"Aaaaaaaah, maddai, eggià, è proprio la tosse. Mica quelle iene delle tue figlie".

Ps. Da un po' mi trovate pure su Twitter: https://twitter.com/LadyBug_OnTwit
Sono discreta, non inquino e rompo poco le balle, se vi va seguitemi pure là. :D

martedì 15 gennaio 2013

A Mr. Barilla (e alla Regina Madre) non far sapere...

Per l'occasione creerò l'etichetta Madre Degenere. Però sappiate che anche Lordbug è mio complice.

Prima di tutto non abbiamo versato nemmeno una lacrima alla nascita di Babybug, così come a nessuna delle ecografie. Ma questo forse l'avevo già detto. Ovviamente Mr. Barilla ha pianto come un vitello a TUTTE le ecografie, e alla nascita penso abbia provocato un'esondazione delle tubature dell'ospedale.

Babybug è nato col cesareo, visto che date le sue dimensioni la mia ginecologa mi aveva terrorizzato sulle possibili conseguenze di un parto naturale: ad un mese e mezzo di distanza dal parto, sono contenta che sia andata così... Che a ben pensarci il transito da quelle parti son ben felice che non sia avvenuto. Eppure c'è chi, quando nomino il cesareo, mi guarda con compassione, come a dire "poverina, non hai potuto vivere la gioia di un parto naturale". Cioè "ti manca la mistica esperienza di "cagare un treno" (cit.). Beh, ne faccio proprio volentieri a meno ecco.

Poi dovete sapere che sia io che Lordbug, ORRORE!, laviamo i biberon con il detersivo per i piatti. Roba che Mr. Barilla se lo sapesse rimarrebbe stecchito. E poi, peggio ancora, per pulire occhietti e naso uso la soluzione fisiologica in flacone da mezzo litro, e non le fialette sterili monouso che costano tipo dieci volte tanto.

In più una sera abbiamo lasciato frignare Babybug nella sua culla quasi un'ora, per poter cucinare e cenare con calma. Ovviamente il pupetto era sfamato, lavato, cambiato e pettinato, solo non aveva voglia di stare lì dentro:
UEEEEEEEEEEEEEEEEEH UEEEEEEEEEEEEEEH!!! (Tradotto dal Babybuggese all'italiano: OMMIODDIO! IO POVERO BIMBO ABBANDONATO IN QUESTA CULLA, QUI IN MEZZO AL SOGGIORNO. BRUTI!"
Prendi Babybug in braccio: "Nghe!" (Trad. Oh che figo, qui si che si sta bene. Ecco, portami anche di là, che voglio vedere bene pure la cucina.)
Lo rimetti giù, riparte la sirena.
Insomma, l'abbiamo ignorato e siamo riusciti a mangiare. Penso che Mr. Barilla avrebbe chiamato il telefono azzurro. La Regina Madre, madre e nonna amorevolissima, quando l'ha saputo ci ha dato dei genitori crudeli e senza cuore.

Ma quel che è peggio: è capitato più di una volta di chiamare Babybug Sebastian (il gatto) e viceversa.

Ora scusate, ma devo prepararmi per andare dal veterin... Ehm, dal pediatra.

lunedì 7 gennaio 2013

Gli appuntamenti possibili

"Pronto?"
"Buonasera, volevo prendere appuntamento con il dott. Pincopallo se possibile"
"Sì certo! Quando vuole venire?"
"Il dottore quando può?"
"Ma lei vuole venire questa settimana o la prossima?"
"Meglio la prossima"
"Ok, che giorno?"
"Mah, mi dica lei come è la disponibilità del dottore"
"Ma lei quando preferisce?"
"Giovedì?"
"Eh, giovedì le do il punto di domanda, perchè c'è riunione e non so il dottore quando si libera"
"Uhm, ok... Venerdì?"
"Eh no, venerdì il dottore non visita: o lunedì o martedì".

-.-'


venerdì 4 gennaio 2013

Buon anno!

Non è un post, ma solo una comparsata velocissima... Siamo alle prese con il primo raffreddore di Babybug, il quale è giustamente insofferente e frignoso, per cui passa le ore di veglia appollaiato sul mio braccio. Dunque scrivere al computer non è una cosa agevole.
Cose che prima di essere madre giuravo non avrei fatto mai: 1
Me medesima: 0.
Ma dai, è malato, quindi non conta.
Cose che prima di essere madre giuravo non avrei fatto mai: 2
Me medesima: 0.

Vabbè, veniamo al dunque, che in questi pochi attimi in cui dorme tranquillo avrei altre ventordici cose da fare in casa: BUON ANNO A TUTTI!

Ma soprattutto: chi mi dice che fine ha fatto la Mamma Sbullonata?! Perchè è sparito il blog?!
ALE, se ci sei batti un colpo!
Come faccio adesso senza sapere come saranno le avventure dei gormiti nel 2013?!

Chi sa qualcosa parli!
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