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lunedì 30 maggio 2011

Galline a cena e manzi al bagno

Sabato sera avevamo un invito fuori a cena con un gruppo di amici che non vedevamo da un po'. Disgraziatamente una delle ragazze ha pensato di estendere l'invito ad un ulteriore amico, sconosciuto ai più di noi, il che non sarebbe di per sè un problema se non fosse che a sto giro è proprio andata male. Costui (che per comodità di comprensione chiameremo "il Manzo", vista l'abbronzatura unita al muscolo guizzante e la ricchezza di vocabolario, che poco si discosta da quella del bovino), forse timoroso di affrontare un gruppo di persone semisconosciute tutto solo, ha ben pensato di presentarsi con tre amiche. O meglio, con la sua compagna-di-materasso, che chiameremo Femmina Alfa, vista l'aggressività e la prominente scollatura (che non era prominente per niente, ma era talmente strizzata e compressa in una camicetta alla quale provvidenzialmente mancavano un paio di bottoni, che non si poteva non notarla. Ci cadeva l'occhio a me, figuratevi ai maschi presenti), la quale, perchè non si pensasse che i due fossero a tutti gli effetti una coppia, si è portata appresso due amiche.

Queste tre sembravano uscite da una versione horror di Sex and the city. Ignoro completamente i nomi, anche perchè non si sono presentate. Tranne una, tale quale a Carrie, la quale ha allungato verso di me una manina molliccia e ha detto qualcosa che sembrava "Bimba". Peccato che di bimbe non se ne vedessero manco dipinte, visto che tutte superavano ampiamente i 40. Forse, ora che ci penso, ha detto "Simba".

Non eravamo nemmeno al primo, quando la situazione è degenerata: una delle commensali, per inciso l'organizzatrice della cena, che chiameremo per comodità Penelope (per la somiglianza con Garcia di Criminal Minds), stava raccontando che all'epoca della sua conversione alla Chiesa Evangelica il suo padre spirituale le disse che secondo lui aveva bisogno di "un bagno di umiltà" e l'aveva quindi spedita a pulire i cessi della congregazione. Il Manzo a quel punto ha evidentemente sentito la necessità di un commento piuttosto colorito sulla faccenda, suscitando l'immediata reazione di Penelope che gli ha chiesto per cortesia di evitare le parolacce, dal momento che a lei danno molto fastidio. Capisco lo stupore, in un paese in cui il premier dà dei coglioni agli elettori e parla di figa ogni volta che può, ma tutto sommato non mi è parsa nemmeno una richiesta irragionevole. Invece la Femmina Alfa, sentendo che il suo Manzo veniva così impunemente limitato nella sua libertà di espressione, col rischio che gli venisse inibito l'utilizzo dei 4/5 del vocabolario, manco gli avessero tolto le congiunzioni, è prontamente insorta: "Ah, ti dà fastidio? Quindi anche se dico cazzo, figa, culo, stronzo..." ed è partita a snocciolare tutto il repertorio di parolacce che le veniva in mente. Penelope ha risposto che sì, effettivamente le dava molto fastidio. E quella imperterrita "Quindi anche se dico porca puttana, merda...", e ha concluso con un, molto signorile "Forse è il caso che tu pulisca altri 4 o 5, o cento cessi". Una vera gentildonna. Inutile dire che sulla tavolata è scesa la terza glaciazione. Ha ragione il mio uomo quando dice che quando si arriva a parlare di merda, è ora di alzarsi e andare a casa, ma noi purtroppo eravamo intrappolati davanti ai primi.

Naturalmente l'autrice dell'estensione dell'invito al Manzo si è molto scusata con Penelope e si è molto indignata con lui, il quale per tutta risposta ha piazzato molto finemente una manazza sulla coscia della femmina Alfa, così, giusto per segnare il territorio e darle la giusta ricompensa per averlo difeso così strenuamente.

I tentativi di recupero di un clima accettabile sono stati molto difficoltosi e problematici. Qualcuno ha provato a buttarla sul sondaggio: appurato che io e Lui eravamo l'unica coppia ufficiale presente, si è aperto un breve siparietto sull'uso dell'appellativo di zitella rispetto a single. Poi la serata è definitivamente crollata quando la femmina Alfa ha chiesto "e c'è qualcuno che è innamorato?", ovviamente lei no, visto che solo il fatto di aver pronunciato la parola ha rischiato di farla cadere in disgrazia presso il Manzo, e la risposta è arrivata dall'altro capo del tavolo, dove sedeva la versione cinquantenne di Amelie (quella del Fantastico mondo di.) che entusiasta ha detto "Io! Della vita!". YEEEEEEH.

Qualcuno ha fatto notare che fosse significativo il fatto che l'unica coppia presente non avesse risposto accogliendo la domanda con cuoricini e gridolini, ma eravamo entrambi troppo basiti per ribattere qualsiasi cosa. Grazie al cielo ormai era ora del caffè, poi conto, brevi saluti e via.

Per non farvi iniziare la settimana con questo tragico racconto, concludo con un breve commento sui manzi al bagno: gli allegri pubblicitari dello spazzolino elettrico, infatti, probabilmente per una questione di parità dei sessi, hanno pensato di farci sapere cosa fanno i maschi nei bagni pubblici. Ebbene, voi ragazze scommetto che pensavate che si ignorassero tiepidamente, salvo magari buttare un'occhiata disinteressata agli attributi altrui per constatarne le misure. Oppure che i più giovani facessero a gara su chi fa pipì più lontano, o che raccontassero mirabolanti imprese riguardanti le donzelle che nel frattempo parlano di assorbenti nel bagno accanto. Ebbene no, niente di tutto ciò. I maschi al bagno, come le donne d'altronde, confrontano gli spazzolini da denti. E anche tra loro, chi non ce l'ha vibrante è uno sfigato. Ma la domanda che mi assilla è: una volta usato, in mancanza di qualsivoglia borsa, dove se lo mettono?!

venerdì 27 maggio 2011

Il nido vuoto e il figliuol prodigo

Tre settimane fa mio fratello si è trasferito oltralpe, in quel di Zurigo. Perchè? Semplicissimo, ha ricevuto un'offerta che non si poteva rifiutare: tre volte lo stipendio che prendeva qui + contratto a tempo INDETERMINATO (sìsì, avete letto benissimo... In qualche zona del mondo ancora esistono). Ora ditemi in tutta onestà quanti di voi avrebbero rifiutato. Io ho minacciato seriamente di usargli violenza se avesse solo pensato di rifiutare, e poi sono corsa ad iscrivermi a LinkedIn, che non si sa mai.

Insomma, per farla breve anche il fratellino ha lasciato il nido. Almeno per il momento. Visto che deve superare 3 mesi di prova non ci sbilanciamo. Comunque il risultato è lo stesso.

In una famiglia "normale" a questo punto si assisterebbe alle attività di due genitori che si riappropriano dei loro spazi e ricostruiscono un rapporto a due dopo quasi 30 anni condivisi con figli tra le balle... Ma come avrete in qualche modo intuito, la mia non è esattamente una "famiglia normale" infatti, in assenza della figura paterna, a smazzarsi le gioie della vita in comune rimangono Mamma e Nonna. Non ricordo se già ve l'avevo detto, ma Nonna (che è una stracciaballe da competizione, ma questo lo sapete) è stata ribattezzata da uno dei miei più cari amici la "Regina Madre" (il che dovrebbe darvi qualche idea in merito all'atteggiamento) e dunque da ora in poi la chiamerò così. Siete avvisati.

Quindi dicevamo, rimangono Mamma e la Regina Madre. Sappiate che la guerra tra le due risale all'utero. Quando RM (che non sta per Radio Maria, ma appunto Regina Madre) seppe di essere incinta, fece due conti per stabilire la scadenza, vide che sarebbe stata a novembre e disse "Scorpione. Speriamo almeno che sia maschio". Pretendere che vadano d'accordo è semplicemente impossibile. Posto che andare d'accordo con la Regina Madre è pura utopia. Il risultato è che, tolto l'unico maschio di casa, ora abbiamo non una, ma due, e dico DUE sindromi da nido vuoto, che però battibeccano in continuazione e si esplicano in modalità differenti:
- La Regina Madre la butta compostamente sul patetico, dando fondo all'intero repertorio costruito in 89 anni di onorata carriera, dal "sono sola tutto il giorno, non parlo mai con nessuno, con qualcuno devo pur parlare" (faccio notare che chiamare a casa dalle 11 in poi è impossibile, perchè lei esce per la passeggiata con una vicina, poi nel pomeriggio scatena tutto il repertorio di conoscenti e lontani parenti a cui telefonare, quindi in realtà chiacchiera per ore), alla chicca che ha riservato al mio uomo domenica scorsa a pranzo: "Allora, come ci si sente ad essere l'unica persona importante a tavola?". Della serie, se sei pene-privo ai suoi occhi conti meno di zero, e noi possiamo anche morire.
- Mamma grazie al cielo è più composta, è semplicemente diventata monotematica. Stampa le mail che lui le scrive, controlla i suoi spostamenti su google maps, mi racconta tutto quello che lui dice/fa/scrive su FB come sei io non lo leggessi, se lui rientra a Milano un weekend si premura subito di tenersi liberissima in modo da passare con lui qualsiasi attimo disponibile, ma soprattutto lo tira in ballo anche quando non c'entra una cippa:
"Mamma, sabato vado dal parrucchiere, tu hai bisogno?". "Noooooo, sono appena andata. E poi viene tuo fratello, deve fare la commissione YZ, magari ha bisogno di compagnia".
"Mamma, ma col caldo che fa, perchè non valuti un mini condizionatore almeno per la camera da letto, o almeno un deumidificatore... Così dormi meglio". "Eeeeeh, non so... Poi bisogna vedere... Insomma, se tuo fratello viene confermato...".
O mio fratello col nuovo lavoro influisce in qualche modo sul clima estivo milanese, oppure io mi devo essere persa qualcosa.

Viceversa, in settimana non ha mai un attimo libero: "Mamma, stasera va bene se passo da te dopo l'ufficio, così vediamo quella cosa XY insieme?" - "Eh ma io devo andare a yoga!" - "Vabbè, ma ci vai alle 8, finiamo prima..." - "Eh ma non so a che ora esco dall'ufficio!" - "Vabbè, allora vado a casa, facciamo un'altra volta" - "Ah, quindi vai a casa? (sguardo smarrito e labbro tremulo)" - "Eh, non devi andare a yoga?!" - "Ah già". -.-
Spero che il periodo di destabilizzazione duri poco, perchè sono sincera: non la reggo. E oltre tutto se andiamo avanti così finirò in analisi come figlia-di-secondo-livello. Almeno finchè non sfornerò il primo nipotino, allora forse avrò qualche possibilità di recupero. Forse.
Comunque potete tutti tirare un sospiro di sollievo: questo weekend torna. Possiamo uccidere il vitello grasso, oppure infornare qualsiasi altra cosa lui abbia anche solo lontanamente pensato di aver voglia di mangiare (mia madre si sta anche allenando con la telepatia).
*Applausi*

mercoledì 25 maggio 2011

Di cialde scomparse e post.it

In segreteria c'è una macchinetta del caffè, ogni tot la Contessa (che sarebbe la segretaria dell'ufficio legale, il soprannome dice già tutto credo) ordina le cialde per chi ne ha bisogno. Ogni confezione ne contiene 50. Io ne bevo uno al giorno. L'ultima confezione mi è arrivata il 5 maggio. Oggi è il 25, e mi restano 3 cialde. Contando anche 3 weekend, non ci vuole un genio della matematica per capire che sto offrendo il caffè tutti i giorni a qualcuno. A mia insaputa.

Prima di tutto la cosa mi fa incazzare non poco, la sola idea che qualcuno si introduca nel mio ufficio mentre non ci sono e mi frughi nei cassetti mi manda ai matti. Fino a stamattina pensavo di non aver niente da nascondere, ora so che invece ho il caffè. Da-non-credere.

Oltretutto tu, ladro di caffè, mi prendi pure per cretina. Va bene che la matematica non è il mio forte, ma come fai a pensare che non mi accorga di aver finito in 20 giorni le cialde che mi dovrebbero durare almeno 2 mesi?

Poi, ragionandoci su, visto che l'unica macchinetta con cui queste cialde sono utilizzabili sta nella segreteria dell'ufficio legale, e che la Contessa arriva molto presto al mattino, i casi sono due: o fanno baldoria a base di caffè e tiramisù la sera, quando anche io me ne sono andata, oppure a casa hanno una macchinetta uguale e io sto abbeverando a mie spese tutta la famiglia. Propendo per la seconda ipotesi.

Comunque, posto che la prossima confezione me la porterò a casa e terrò in borsa giusto quel paio di cialde necessarie alla sopravvivenza (la bolgia infernale ne aveva giusto bisogno), siccome la ferita lasciata dalla prematura scomparsa di Squirtle è ancora aperta e voglio almeno che il ladro di cialde sappia che io so, ho lasciato nell'armadietto la scatola vuota con un post-it che recita: "E' ora di iniziare ad andare al bar...". Ditemi che non sono matta per favore, che il fatto di mettere messaggi minatori nell'armadietto dell'ufficio in cui lavoro da sola mi dà una vaga idea di psicotico.

La cosa tremendamente inquietante è che sarà di sicuro qualcuno dei miei colleghi, magari quello che mi saluta sempre, oppure la collega dai capelli rosso fuoco che passa mezz'ora in bagno a truccarsi tutte le mattine... Se venissero direttamente col passamontagna sarebbero molto più facilmente identificabili.

Ladri! Mettete il passamontagna!

In ogni caso, se le mie preghiere verranno ascoltate, qualcuno si metterà in malattia molto presto causa dolori lancinanti alla pancia. E allora finalmente saprò!

martedì 24 maggio 2011

Galline al bagno

Ieri sera facendo zapping ci siamo imbattuti nella pubblicità dello spazzolino elettrico. Quella con la tipa che va al bagno, presumibilmente di un ristorante molto fico vista la quantità di marmi, la metratura e la pulizia del luogo, e non fa in tempo ad estrarre dalla borsa lo spazzolino in questione che arriva un'altra, la vede e inizia a magnificare la salute delle sue gengive da quando usa anche lei lo spazzolino elettrico. Così lo tira fuori anche lei dalla borsa, ovviamente in una tinta diversa, mentre una terza tizia entra in bagno, sente le prime due che tessono le lodi di sto benedetto attrezzo e ne tira fuori uno a sua volta, di una tinta ancora diversa. Della serie "lo puoi abbinare come vuoi, lo porti ovunque e-se-non-ce-l'hai-sei-proprio-out". Posto che uno spazzolino qualsiasi, elettrico o meno, messo così com'è in borsa, senza nemmeno un cappuccio, a mio avviso è quanto di più antigienico esista al mondo (avete guardato bene cosa c'è negli anfratti delle borse?), vogliamo parlare un attimo dell'ingombro?

Ora io capisco che ogni maschio, pubblicitario e non, del pianeta si domandi che diavolo facciano le donne in bagno in gruppo, e soprattutto cosa contengano le loro borse, ma mi sembra evidente un po' di confusione in merito, quindi sono doverose alcune specificazioni:

1. Logistica: una borsa femminile è già normalmente una baraonda infernale, le più grandi possono arrivare a pesare come se lucifero in persona ci fosse seduto dentro, anche senza metterci pure lo spazzolino elettrico. Io sono una sostenitrice dell'igiene orale, ma non intendo ravanare mezz'ora in quel girone dell'inferno che è la mia borsa per cercare di ritrovare uno spazzolino e il rispettivo dentifricio (tralasciando il fatto che poi lo spazzolino bagnato va rimesso via, e che il tubetto di dentifricio è a rischio apertura-rottura-esplosione): penso si possa resistere quelle due ore dopo cena e lavare i denti a casa.

2. Socialità: le donne, alcune ma non tutte, vanno in bagno INSIEME, non è che si danno appuntamento là e l'ultima che arriva tira l'acqua; inoltre quelle che ci vanno da sole (tipo la sottoscritta) non lo fanno per socializzare e scambiare pareri con le altre avventrici, e certamente non per commentare qualsivoglia prodotto;

3. Supporto: i bagni come quello della pubblicità sono estremamente RARI: di norma non ci sono ganci per appendere la borsa, le porte non si chiudono e manca la carta igienica. In questi casi l'amica è essenziale per reggere la borsa, tenere la porta chiusa e fornirti di fazzolettini;

4. Igiene: l'80% dei bagni pubblici richiede l'antitetanica per appoggiarti all'asse, per lavare i denti ci vuole almeno l'antirabbica;

5. Conversazione: al massimo può scappare un pettegolezzo o un commento sul manzo della situazione, ma il manzo deve essere davvero notevole, altrimenti verrà bypassato in favore di cose come "ah, come ti trovi con quella marca di assorbenti? Perchè io volevo provare i lines-freschezza-di-montagna, ma temo le correnti d'aria...";

6. Last but not least: se c'è qualcosa che vibra in una borsa femminile, vi garantisco che non è uno spazzolino (c'era un distributore con le paperelle vibranti nel locale di sabato... E sospetto che non servissero per combattere la placca).

Una categoria che invece non tollero è quella delle donne che passano le ore a rifarsi il trucco, come se nel corso della cena se lo fossero perso per strada. Oltretutto raramente il risultato di tale accanimento risulta migliorativo.

lunedì 23 maggio 2011

Impressioni di Topo Gigio

"Abbiamo il colesterolo un po' alto", dice con aria desolata lei riferendosi a se stessa e al rispettivo marito. "Ma noooooh! Come mai????" rispondo io cercando di non fissare le prorompenti panze-da-ottavo-mese dei coniugi-Barilla*.

Prima che l'ipocrisia mi possedesse del tutto ho abilmente cambiato argomento.

Il pomeriggio di sabato invece è stato all'insegna della CULtura: dopo un'infernale passeggiata nel centro di Milano (non sopporto dover stare in coda anche sul marciapiede, esattamente come ogni volta che prendo la macchina), mi sono goduta una meravigliosa visita guidata alla mostra sugli Impressionisti, a Palazzo Reale. Guidata dalla mia migliore amica, che si sta laureando in Storia dell'Arte. Mica pizza e fichi. Invidiatemi.

Disgraziatamente la sera non è stata all'altezza del pomeriggio. Il programma prevedeva "Festa di compleanno di TG". TG starebbe per Topo Gigio: trattasi di un amico dei tempi dell'università, così affettuosamente ribattezzato un po' per la somiglianza con il tenero ratto, un po' perchè ogni sacrosanta volta che risponde al telefono assume una vocetta un po' nasale, roba che anzichè "pronto" ti aspetti che dica "Strapazzami di coccole". All'inizio pensavo fosse un rincoglionimento utilizzato solo in favore della fidanzata, poi l'ho sentito chiaramente pronunciare con la stessa voce le parole "Ciao zio", e ho capito che qualcosa non andava.

Insomma, costui sabato ha festeggiato, insieme alla gemella e ad altri due amici, il 30° compleanno. In un locale molto fèscion di Milano, in zona San Siro. Ammetto che ero molto preoccupata, temevo il solito posto iperfighetto con musica a palla e totale impossibilità di comunicazione a più di 10 cm di distanza bocca-orecchio; invece era sì un posto iperfighetto, ma molto carino e con musica a volumi assolutamente accettabili. La fauna invece... Beh, diciamo prima di tutto che se ci fosse caduto sopra un meteorite (dopo la mia uscita, s'intende) l'esito del ballottaggio sarebbe stato garantito a favore di Pisapia. Tanto per dire, c'era anche la Santanchè-meno-botulinata di cui parlavo qualche giorno fa, la quale sguazzava letteralmente in mezzo ai suoi simili degnandomi a fatica di un saluto. E sì che su Facebook non avevo nemmeno commentato il suo delirio... Se l'avessi fatto probabilmente mi sarei trovata impalata con lo stecco degli spiedini. Comunque, il ritrovo di fighetti era talmente stracolmo che la lotta per procurarsi il cibo era degna di una ricostruzione "Neanderthal vs Bufalo", il tutto per ottenere delle porzioni che non avrebbero sfamato nemmeno un criceto inappetente. Sorpresa gradita è invece stata la torta: temevo fosse la solita mattonata pannosa e liquorosa, invece era fresca, non troppo dolce e molto molto buona.

Ho provato una pena infinita, invece, per l'ultimo acquisto della sorella di TG: un cagnino di pochi mesi, di cui ignoro il nome (ma sono quelli che ha Charlotte nel film di Sex and the City, avete presente?), e che si è dovuto sorbire l'ennesimo bagno di folla, casino e naturalmente beoti bercianti che lo spupazzavano di qua e di là: nei rari momenti in cui lo lasciavano tranquillo si acquattava silenzioso in un angolino, mentre la sua neopadrona ci allietava con discorsi a base di merda. Per usare un francesismo. Ero impegnata ad inorridire per la provera bestia quando mi sono accorta della presenza di due geni della lampada che avevano pensato bene di sottoporre alla stessa tortura il rispettivo erede (il bambino avrà avuto un paio di mesi al massimo, e questi se lo son portato in mezzo al casino di un sabato sera in un locale di Milano... Io dico che ci vorrebbe un esame psicoattitudinale prima di essere mandati a casa dalla clinica col pupo).

Altri elementi da sbarco degni di nota sono stati:

1. un soggetto, alto si e no un metro e venti, che cercava di compensare il fatto di essere diversamente alto lasciando crescere una fluentissima chioma riccia che gli poteva donare quei 10 cm in più in altezza, accompagnato da una biondazza ubriaca marcia strizzata in un vestito portato in modo tale che la scollatura non lasciasse dubbi in merito a modello e colore, nonchè misura, di reggiseno;

2. un altro dei festeggiati, amico del liceo di TG; se il precedente sfiorava con la cofana il metro e venti, questo era pure afflitto da calvizie incipiente e si assestava quindi sul metro e dieci. Costui, afferrato il fatto che il biondone che mi stava appresso (alto circa 4 volte lui) era il mio fidanzato, ha pensato bene di appiopparsi alla mia amica, la quale ha accolto l'evento con la stessa gioia con cui si festeggia l'amputazione di un arto, e credo che stia ancora cercando di ripredersi dalle difficoltà digestive che ha comportato la vista della di lui camicia a righe viola e gialle. Io ad esempio non mi sono ancora ripresa.

*I coniugi Barilla (ovviamente è un nome d'arte) sono due amici di vecchia data della sottoscritta, i quali nel sacrosanto rispetto dei luoghi comuni, dal giorno del loro matrimonio avranno preso almeno una ventina di kg a testa.

venerdì 20 maggio 2011

Thank God It's Friday

Settimana scorsa mi mandano da controllare un accordo quadro di fornitura. In pdf. Per la serie "se va bene è così, se no ciccia". Chiedo cortesemente che me lo mandino in formato word, per apportare le mie modifiche. Passa una settimana. Ieri mi torna. In formato .doc. Lo apro. Sono immagini di testo. Non modificabili. Mi prendono per i fondelli? La mia risposta è stata che non mi serviva in formato word per un fattore meramente estetico, ma per poter apportare delle modifiche. Quindi che me lo mandassero nel formato che vogliono, purchè sia MODIFICABILE. Forse sono stata un po' acida. Ok, sono stata molto acida. Ma non è colpa mia, mi ci fanno diventare. No, non è vero, sono proprio così. Però siccome all'acidume si unisce sempre il timore di ferire, mi trattengo molto più di quanto non vorrei. Poi succedono queste cose.

Ora accetto scommesse su:

1. Tra quanto e cosa mi torna. Secondo me al prossimo giro me lo travestono da jpg, oppure da ppt. O magari mi mandano direttamente un link... Perchè no.

2. Spiegatemi come diavolo hanno fatto a mandarmi un .doc non modificabile. Io nutro il sospetto che si siano limitati a cambiare l'estensione da .pdf a .doc sperando che il miracolo si compiesse da sè, ma non ho provato a vedere se funziona, quindi chiedo a voi.

Voglio andare a casa!

Il mio blog è CO2 neutral

Ecco come puoi partecipare in 3 passi:
1. Scrivi un post sul tuo blog su questa iniziativa dicendo che il tuo è un blog a impatto zero di CO2
2. Scegli il bottone che preferisci tra quelli sotto e inseriscili sul tuo blog, possibilmente nella barra laterale
3. Segnalaci il link del tuo post scrivendo a co2neutral@doveconviene.it


L'iniziativa mi piace, spero che non sia una bufala. Il sito comunque mi ha convinto, quindi proviamo. E poi l'idea di un albero tedesco piantato per merito di ladybug ha un suo fascino. E se è una bufala, ovviamente, è colpa di Pisapia!


Per maggiori informazioni andate sul sito http://www.doveconviene.it/co2neutral/pianta-un-albero.

Ci sono 4 premi per voi, se non siete state premiate è colpa di Pisapia!

Vi giuro che è l'ultima volta che tocco l'argomento, ma ieri sera su FB mi sono imbattuta in un articolo su una certa signora Ciccia (che già il nome...) che ha sparso in rete una serie di post, lettere e commenti per dire che Pisapia è un farabutto che non l'ha difesa nella sua causa di separazione perchè lei era troppo "povera" e di conseguenza il marito l'ha lasciata in mutande. A parte che in Italia succede il contrario, sono le donne che lasciano in mutande gli uomini... La signora Ciccia compare in numerose foto sorridente, ingioiellata e abbracciata a candidati del PDL e alla signora Crudelia Moratti. I commenti a questo articolo, che non vi posso linkare perchè non so nemmeno io come l'ho trovato, mi hanno fatto rotolare dal ridere. Per citarne alcuni:
- Mi hanno rubato la macchina, è stato sicuro Pisapia;

- Non mi funziona più la lavatrice, ora so perchè;

- "Non riesco a leggere il post" - Risposta: "E' colpa di Pisapia";

- "Pensate a me, che ho Alemanno!" - "E' colpa di Pisapia".

Etc. etc.

Quindi veniamo al premio, che gentilmente mi ha dato Marianna. E se non siete state premiate, sappiate che è colpa di Pisapia.

Prima di tutto le regole:

1 - Andate su Wikipedia e selezionate "Una voce a caso". Non importa cosa compare, quella sarà la voce del vostro premio.
2 - Leggete la pagina (non necessariamente da cima a fondo) che vi è capitata sotto mano e così, banalmente, copiate le informazioni nel post che creerete per il premio. Il post dovrà contenere insomma una sorta di "Lo sapevate che...?" della pagina che a caso avete trovato su wikipedia. Non barate, non vale cliccare due volte sul link.
3 - Al fondo del post spremete le meningi e cercate di ricordare se con quella pagina avete qualcosa a che fare. Aneddoti, ricordi, storie, fantasie, curiosità, qualsiasi cosa.
4 - Girate il premio a 5 dei vostri blog preferiti. E' concesso uno scarto di +-1 blog (ovvero minimo 4 massimo 6, ma meglio 5).
Allora seguendo le regole ecco cosa mi è comparso questo:
Sapevate che:

"Typhus è un personaggio speciale del codex degli Space Marine del Caos del gioco di miniature Warhammer 40.000. Egli è il più temuto tra tutti i Comandanti della Flotte della Peste ed ha guidato innumerevoli attacchi contro l'Imperium a bordo della sua nave da guerra Terminus Est, spargendo contagio e malattia su decine di mondi".

Oddio, cosa posso avere a che fare io con un tizio che si chiama Typhus e fa il comandante della flotta della peste?! Vi dirò, la fantascienza mi è sempre piaciuta, mio padre mi ha cresciuto a base di Beatles e Guerre Stellari, ma non sono mai stata un'appassionata di miniature... Però da piccolina giocavo ad Hero Quest con i miei cugini. Vale? :D

E ora i premiati:

1. Eva, di Ubique Chic. Vado matta per le sue gallerie di immagini e descrizioni.

2. Lavi, di Diario di un'Anarchica. Una lettura veramente gradevole, se non la conoscete: conoscetela!

3. 17enne, di Diciassettenne. Perchè non posso reprimere un istinto di solidarietà, visto che sta vivendo un periodo della vita che non è tra i più facili...E mi pare che se la cavi benone.

4. Stresserentola. Perchè non so nemmeno come sono arrivata sul suo blog, ma la trovo spassosissima. :D


E buon venerdì a tutte!

mercoledì 18 maggio 2011

C'è un po' di Santanchè in ognuno di noi... No, in me no.

Ieri sera dando una scorsa veloce alle attività dei miei fb-amici (leggasi, facendomi un cesto di mazzi altrui) mi sono imbattuta in una crisi isterica post-amministrative, da parte di quella che era una mia compagna di università e con la quale non sono più in contatto da tempo. In pratica la fanciulla ululava che se dovesse vincere Pisapia sarebbe una tragedia immane, Milano diventerebbe una città del terzo mondo (e io che pensavo che già ci fossimo... Devo smetterla di leggere i giornali esteri) in mano ad un pazzo di estrema sinistra, terrorista, spacciatore e frequentatore di centri sociali. Una sorta di Santanchè meno botulinata insomma. (Che poi, voglio dire, lui l'avete visto? Se lo fermasse qualcuno una sera in una strada poco illuminata per chiedergli l'ora probabilmente scapperebbe urlando). Bene. Posto che ormai anche i sassi sanno da che parte sto, non sono nemmeno così folle e cieca da dire che se effettivamente vincesse Pisapia sarebbe tutto meraviglioso, l'asfalto si trasformerebbe in prato, le famigerate piste ciclabili si moltiplicherebbero d'incanto e l'aria profumerebbe di mare. No. Però penso che nella peggiore delle ipotesi non cambierebbe nulla, se non che avremmo quantomeno un sindaco con la fedina penale pulita... Almeno per adesso. Che già non è poco. Nella migliore invece avremmo magari una città più vivibile. Vi rendete conto che ci troviamo a scegliere chi eleggere in base al tipo di reato commesso? Quantomeno bisogna dire che nell'amministrazione di una città è più grave una, anzi due, condanne per sperpero del denaro pubblico (le ha la nostra amica Letizia, lo sapevate?), piuttosto che un fantomatico furto d'auto finito in assoluzione. Ma io ste cose non le vorrei proprio più vedere.
Quello che non mi spiego, e che mi sembra folle, è che i valori di sostenibilità ambientale siano classificati a sinistra. Come se chi è di destra amasse respirare tubi di scappamento. Magari sì eh, mi informerò.

Comunque questa ragazza una riflessione me l'ha strappata: mi sono detta "ma tu guarda, pareva così tranquilla e moderata... Probabilmente è la prima volta che il suo voto entra nella minoranza". Se me la fossi presa così anche io ogni volta che il mio voto è stato minoranza, probabilmente in questo momento sarei in un qualche reparto psichiatrico a dare capocciate contro pareti imbottite. Insomma, nonostante mi sia sentita dare più di una volta dell'estremista, mi sento molto meno estremista di chi ha reazioni del genere.

Come ho detto, non credo che Pisapia sia La-Soluzione, e non sono nemmeno così tranquilla sul fatto che possa essere davvero eletto alla fine (i Milanesi son strani), però questi dati fanno ben sperare da un punto di vista di "risveglio delle coscienze", cosa di cui a mio avviso c'è veramente molto bisogno in questa italia di oggi.

Ok. Fine del commento pseudopolitico-sociologico.

Nota di colore: come ormai sapete sono un'indefessa ciclista, vengo in ufficio in bici sfrecciando tra grigi palazzi e altrettanto grigi pedoni. Quello che non sapete è che, da pazza sconsiderata quale sono, lo faccio ascoltando la radio via cellulare... Nello specifico Radio Deejay, su cui a quell'ora trasmette il trio Medusa. Ne deriva che spesso e volentieri mi faccio delle grasse risate. Immaginate quindi una giovin trentenne tutta vestita da Ufficio che sfreccia per Milano su una bici rossa decorata con stencil tulipaneschi bianchi ridendo da sola. E buona giornata!

martedì 17 maggio 2011

Le gioie dell'orto

Come i più affezionati di voi ormai sapranno sul balcone ho un certo numero di piante di cui vado molto fiera, tra cui diverse piante aromatiche (compreso il timorigano) volute fortissimamente da Lordbug. Ebbene, lo scorso weekend all'orto composto da basilico, salvia, menta limonata, rosmarino, timo, origano ed erba cipollina, si sono aggiunti maggiorana, un coso sconosciuto fiorellini-gialli-munito che a detta del prodigo venditore abusivo serve per fare il curry (ma dubito che scopriremo come), la menta e il famigerato timorigano limonato. Tanto non c'è verso che ricordi qual è uno e quale l'altro, ma sappiate che uno dei due esiste limonato e noi ce l'abbiamo. Se volete potete esultare.

E' andata più o meno così: eravamo in autostrada, sabato mattina, in direzione Torino per il Salone del Libro, quando mi chiama mia madre e mi dice che ai giardini sotto casa è apparso un signore con un carretto pieno di erbe aromatiche "ti serve qualcosa?". Non faccio in tempo a riformulare la frase per chiedere a Lordbug se volesse qualche altro aroma, che la sua espressione diventa istantaneamente questa *_*. Al che l'inevitabile risposta: "Ok, prendi tutto quello che manca".

Ora devo comprare i ferma vasi, per evitare il rischio di abbattere il vicino di sotto alla prossima folata di vento, e magari delle etichette per segnarmi i nomi... Però bisogna dire che timorigano non è nemmeno male...

lunedì 16 maggio 2011

Pillole di weekend e Nonna al seggio

Eravamo amiche. Amiche senza filtro. In un rapporto totalizzante. Talmente totalizzante da diventare morboso, e io nei rapporti così mi sento soffocare. Io ho bisogno del mio spazio, ho bisogno essere lasciata in pace e di farmi viva con i miei modi e i miei tempi. E, soprattutto, da un'amica-senza-filtro non voglio mai sentirmi giudicata. E non vorrei mai dovermi difendere. Invece è andata così, mi sono difesa. E due anni fa ho chiuso i rapporti, e le erogazioni di spalle-su-cui-piangere e l'esposizione di natiche-da-prendere-a-calci. Basta. Inutile dire che 12 anni non si cancellano in 2 e dunque l'ho pensata spesso, ma senza mai prendere in considerazione l'idea di cercarla. Anche perchè conosco i miei polli: giovedì eccola che compare con un messaggio su FB. Mannaggia a FB. No, non è più tra i miei amici nemmeno lì sopra da un pezzo... Ma un'amica in comune l'abbiamo più o meno conservata, quantomeno come contatto. Ebbene, niente. Non le ho risposto. All'inizio per lo shock, poi perchè quando la lucidità è tornata mi sono resa conto che in effetti non voglio. Per dire cosa? "Anche io ti ho pensato, conservo tutti i ricordi, belli e meno belli, grazie del pensiero e ciao"? Non voglio recuperare un'amicizia che mi ha fatto male. Sono cambiata, ho cambiato la mia vita in questi due anni, e non voglio tornare indietro. Punto.
Chiarito ciò, vi faccio un rapido sunto del weekend, che è meglio. Sabato gita fuoriporta al Salone del libro di Torino. Sì, bello. Ma più bello rivedere persone che non vedevo da tempo (il che è solo apparentemente in conflitto con la prima parte del post), conoscerne finalmente dal vivo altre, che fino a quel momento erano solo amicizie virtuali e mangiare un'ottima pizza, che non guasta mai. Concisa eh?

Domenica ovviamente siamo andati a votare. Il nostro primo voto insieme, che tenerezza. Non so a voi, ma a me l'atmosfera del seggio ha sempre dato un'idea di decadenza mista a presa per il culo. Per la serie "mettete la X dove caspio volete, che poi tanto noi facciamo comunque quello che vogliamo". Piuttosto deprimente. Onestamente, capisco gli astensionisti. Ma li capisco davvero. Però preferisco comunque andare a metterla, quella X. Sarà anche che nelle 13 (mi pare, a giudicare dai timbri sulla tessera elettorale) volte che sono stata chiamata al voto sono sempre stata "minoranza". Tristezza. Mi è venuto in mente anche quel libro di Benni, "Elianto", in cui le famiglie ogni mattina devono rispondere ad un sondaggio interattivo in tv e dare la risposta "di maggioranza", pena niente corrente elettrica e acqua calda per tutto il giorno. "Sii Maggioranza" è lo slogan. Se non lo conoscete, conoscetelo.

Mentre la nostra classe politica farneticava in televisione per la campagna elettorale, mia madre ne portava avanti una sua, personalissima: convincere la Regina Madre a recarsi al seggio. RM non votava da anni e anni, per lo meno da che io ne ho memoria (quindi a ben pensarci non così tanti, tutto sommato!), ma mia madre ha fatto del Bunga Bunga una questione personale e quindi si è prodigata per scuotere la coscienza civica e morale di RM, cosa che ha richiesto molto più impegno di quanto possiate pensare, ha recuperato la sua tessera elettorale dal fondo di un cassetto, le ha caricate in macchina (Regina Madre+tessera elettorale) e le ha portate al seggio. Ma il seggio sta al primo piano. Quindi ha convinto i carabinieri a scortarle fino all'ascensore, dove l'ha caricata. Perchè fossero necessari i carabinieri in questo passaggio non lo so... Il fascino della divisa, forse. Poi "Non correre", "Non riesco a tenere il bastone, la matita e la scheda e-poi-come-la-piego-quella-roba-lì" (datele torto, io ci ho messo dei minuti interi). "Signora accompagni pure la mamma in cabina". "Non vedo, cercami gli occhiali da vicino" *Frug frug* (la misura media delle borse di RM conterrebbe comodamente l'intera Mary Poppins, borsa compresa). "Ecco gli occhiali"-"Tienimi il bastone". Evvai, ce l'abbiamo fatta. A far votare la Regina Madre. La quale poi in un impeto di generosità ha portato mamma a prendere il gelato*. Verrebbe da dire "come ai vecchi tempi", ma in realtà penso che sia stato un evento senza precedenti: Nonna è sempre stata della scuola "per strada non si mangia, le funzioni corporali si espletano solo nel proprio bagno (se sei fuori tutto il giorno piuttosto scoppi) e, soprattutto, l'unico tipo di risata consentito è quello di cortesia a denti stretti-con-mano-davanti-alla-bocca".

Beh, resta solo da augurarvi una buona settimana, ma BUONA davvero!


Ps. Grazie mille a Pri per la nominèscion a Liebster Blog. Ora mi concentro e ne scovo altri 3 da premiare. ;)



*Rettifica doverosa: mi dicono dalla regia che è stata Mamma a portare la Regina Madre a prendere il gelato: RM esce senza soldi, per star più sicura di non spendere. In compenso è alla ricerca di una camicia da notte da indossare nella bara, ma visti i prezzi (una che le piaceva costava 100€) probabilmente opterà per l'utilizzo di una pezza di non so quanti metri di lino come sudario. Giuro, non scherzo.

giovedì 12 maggio 2011

Il tuo blog merita un premio! Sìsì, proprio il tuo!

Ecco, sono pronta per le premiazioni. Incredibile ma vero, prima di cena. Ma solo perchè ho scoperto un utilissimo servizio che con un click (no dai, saranno stati almeno una decina in tutto) mi ha permesso di ordinare la pappa a domicilio... Una volta ogni tanto!
Ma veniamo a noi.
Prima di tutto ringrazio di cuore Alamuna per aver premiato me e il mio blog dandomi conferma che quando mi trovo a ridere da sola di quello che scrivo, almeno non rido da sola. Che è già una gran bella cosa da dire quando arrivano gli operatori del 118 a portarti in psichiatria.

Comunque, i premiati dovranno:
1) scegliere 10 blog a cui conferire il premio;
2) avvisare i blogger premiati;
3) spiegare il motivo o i motivi per cui hanno scelto di premiare quel blog.
4) specificare da chi hanno ricevuto il premio;
5) esporre nel proprio blog il logo del premio (dove volete, anche soltanto nel post delle premiazioni);
6) raccontare cinque aneddoti di vita che, per un motivo o per l'altro, vi sono rimasti impressi e non dimenticherete più.

Chiaramente, una volta ottenuto il premio da me, diffondetelo ad altri DIECI blog che ritenete premiabili, seguendo le stesse regole.



Ed ecco i miei premiati:
1. MammeaMilano, di Giuli (http://mammeamilano.blogspot.com/). Perchè è stato il primo blog che ho iniziato a seguire, perchè il suo entusiasmo nel descriverlo una sera a cena (hai capito chi sono?) è stato contagioso, e senza quella serata probabilmente non sarei qui, avrei perso un sacco di risate e molte cose, come il timorigano, sarebbero finite nel dimenticatoio.

2. La Bibbia secondo me, di guiotz (http://labibbiasecondome.blogspot.com/). Perchè è spassosissimo, e probabilmente se dalle suore me l'avessero raccontata così sarei ancora l'anticlericale che sono, ma avrei dei ricordi molto più piacevoli della scuola.

3. La Sbullonata nel paese delle meraviglie, di Alessandra (http://mammasbullonata.blogspot.com/). Perchè ormai sono una fan delle avventure della famiglia Sbullonata in giro per il mondo!

4. Bertlandia, di Bert (ovviamente) (http://bertlandia.blogspot.com/). Perchè mi è capitato più di una volta di pensare che alcune delle cose che scrive avrei potuto scriverle pure io, e non sono così a caso come vorrebbe farci credere dal disclaimer!

5. There is a lot of Sarinskiness here, di Sarinski (http://www.thereisalotofsarinskinesshere.com/). Perchè detesto i fèscion-blog, ma il suo è irresistibile.

6. Volevo fare la rock star, di Pollywantsacracker (http://www.volevofarelarockstar.com/). Perchè mi piace la sua ironia e il suo non è un mammablog tutto cuori e fiori... E se alla fine riuscisse a fare la rock star io a un suo concerto ci andrei!

7. Studio Medico Buonasera, di Segretaria Ironica (http://studiomedicobuonasera.blogspot.com/). Perchè i suoi racconti di vita vissuta sono spassosissimi, e sono convinta che ci sia una piccola segretaria in ognuno di noi... Se è ironica è decisamente meglio per la salute.

8. Da Fidanzata a Moglie, di ImperfectWife (http://dafidanzataamoglie.blogspot.com/). Perchè mi ha colpito da subito la sua dolcezza... E soprattutto mi ritrovo molto nelle sue autodescrizioni (soprattutto quelle sulle lacrime-in-tasca). Se ci conoscessimo qui fuori, penso che potremmo essere ottime amiche.

9. ASL: A Scopo Ludico, di mich (http://ascopoludico.blogspot.com/). Perchè l'ho appena scoperto, ma l'arte del rinvio è sempre stata mia amica.

10. Caro Diario..., di Alice (http://undiariodipensieri.blogspot.com/). Perchè trovo il suo blog estremamente rilassante e pacato, nonchè un po' diverso dal solito, che non guasta mai!

Una menzione speciale a Pri, che non premio solo perchè è già stata premiata da Alamuna, altrimenti un posto sarebbe stato di sicuro suo!

Ora mancano solo i 5 aneddoti... Vediamo un po':
1. Al colloquio con la mia attuale capa mi dimenticai di spegnere il cellulare, e mia madre mi telefonò. Due volte. Ho il sospetto di aver avuto il posto per via della suoneria della Pantera Rosa.
2. Un po' di nonna, che non la nomino mai... Il giorno della mia laurea un'amica di famiglia le chiese "Allora Maria, sei felice???", e lei "Beh, felice è una parola grossa....".
3. Sempre più indietro nel tempo: all'asilo ricordo perfettamente di aver pensato che tutti i miei compagni che cantavano le canzoncine e battevano le mani a tempo fossero un po' scemi. Ma questa magari ve la racconto meglio in un post a parte.
4. Quando sono venuta a vivere con il mio uomo, l'estate scorsa, ho imposto che il futon passasse da letto a divano (l'unica imposizione, giuro) e che ci procurassimo un letto degno di tale nome. La mia schiena non ha ancora smesso di ringraziare.
5. Quel genio di architetto che ha scelto il portone di casa, per un fattore estetico, l'ha preso con la fessura per la posta rasopavimento, così non deturpa. Il primo degli inquilini che rientra la sera ha dunque l'onere di distribuire la posta. Stasera è toccato a me, e a riprova del fatto che non c'ho il fisico nell'alzarmi ho dato una capocciata alle cassette della posta. Morale, ora ho il bozzo. Solidarietà, grazie. -.-

Trasloco involontario 2 - L'epilogo (speriamo)

Prima di tutto devo fare una doverosa rettifica: mi dicono dalla regia che quello che era caduto di sotto era l'origano, non il timo. A questo punto temo che fosse un tentativo di suicidio dell'incompresa pianta aromatica... Ma che volete, sfido chiunque a distinguerlo dal suo socio timo dopo una vita che li conosco solo secchi e in barattolo con l'etichetta. Va bene il trip da balcone fiorito, ma ho bisogno dei miei tempi di adattamento: quei 5/10 anni.

Comunque questo post è volto a rassicurare quelli di voi che ultimamente non hanno dormito bene pensando al mio timorigano abbandonato al piano di sotto: bando a insonnia ed attacchi di panico! L'abbiamo salvato! O meglio, l'ha salvato il mio Uomo su mia insistente richiesta, scavalcando dal terrazzo dei vicini che, complici, l'hanno anche munito di sedia da utilizzare come gradino, mentre io facevo il tifo dal balcone. Come si dice, un ottimo lavoro di squadra. Il timorigano vi ringrazia e vi saluta caramente dal suo nuovo vaso (eh sì, quello vecchio è perito nell'atterraggio... R.I.P.). Con l'occasione è stato recuperato anche il pennello, che però dopo 2 settimane senza essere stato sciacquato dall'antiruggine non so se tornerà utilizzabile... Anzi, se avete idee...

Ma la vera domanda in realtà è: il vicino, che fine ha fatto?!

Ps. Da un momento all'altro, le premiazioni per "Il tuo blog merita un premio"... Quindi non vi distraete.

mercoledì 11 maggio 2011

Ma chi me l'ha fatto fare? *culo di pietra mod. on*

Prima di tutto dovete sapere una cosa: sono pigra. Rob Breszny probabilmente direbbe "bella scoperta, sei del Toro!"... Ma Rob a parte, devo dire che sono una pigra anomala, nel senso che la mia non è pigrizia in assoluto, ma pigrizia selettiva. Sono pigra quando devo fare qualcosa che non mi piace. Messa così scommetto che anche le più iperattive di voi troveranno qualche aspetto di pigrizia nelle loro frenetiche giornate. Sì, anche tu lì dietro che fai finta di nulla, tu, biondina iperginnica con i baffoni, scommetto che hai un punto debole da qualche parte.

Quello che mi annovera senza possibilità di recupero nella schiera delle pigre è il fatto che tra le cose che non mi piacciono, incredibile ma vero, c'è lo sport. Qualsiasi sport. Fin dalla scuola elementare i miei primi contatti con l'attività fisica sono stati disgraziati: a pallavolo non ho mai imparato a battere la palla oltre la rete, canestri non parliamone, in piscina sono quasi svenuta per un calo di pressione dovuto all'acqua riscaldata, se qualcuno nel raggio di 1 km giocava a calcio, sicuro come l'oro mi beccavo una pallonata, etc. Molte cose grazie al cielo le ho rimosse per una sorta di autotutela psicofisica. L'anno scorso mi sono cimentata per qualche mese facendo jogging al parco, ma solo perchè sono stata coinvolta dal mio uomo e mi sono detta "why not". Il problema è che non ho costanza. Ce l'ho in tutto, ma non nello sport. Quindi dopo un po' vedo che non succede niente, le trippe restano dove sono, la resistenza non aumenta, e abbandono.

L'unica attività fisica che mi piace fare, se vogliamo classificarla come tale, è spostarmi in bicicletta: lo sforzo è limitato, si arriva ovunque, non c'è problema con il parcheggio e ci si tiene anche quel minimo in forma.

Probabilmente non ho mai trovato lo sport giusto per me, ho accarezzato per qualche tempo l'idea di un corso di ballo, perchè immagino che potrebbe piacermi e quindi potrei prenderci gusto... Ma non ho mai fatto il passo.
Date le premesse, va da sè che ogni volta che mi cimento in un esercizio ginnico poi per due giorni almeno i miei muscoli gridano vendetta. Dal terzo giorno in poi bisbigliano e intorno al quinto tornano alle loro comode forme pre-allenamento. Senonchè con il trip della prova costume ieri ho iniziato un programma di 30 giorni di allenamento con la WII. Niente da dire, è fatto molto bene. Anche qui l'unico problema sarà la costanza nell'utilizzo. Vi dico solo che di allenamento effettivo, impostando un'intensità media, ho fatto circa 25 minuti e ho consumato 102 Kcal, pressapoco quelle del cioccolatino che mi sono mangiata a metà allenamento per evitare di svenire secca sul pavimento. Ovviamente stamattina ho i muscoli delle gambe così rigidi che sembro un baccalà. Che volete, sono una mezza sega.

Accetto scommesse sul rispetto del programma di 30 giorni fino alla fine: che dite, ce la faccio?

martedì 10 maggio 2011

Trasloco involontario

Due settimane fa.
Sono beatamente sul balcone a passare l'antiruggine sui mobili esterni.
"Oh, guarda, mannaggia c'è ruggine anche sulla ringhiera del balcone!"
*Pittur*Pittur*
*Ops*Splat*
Mi è caduto di sotto il pennello. -.-'

L'altroieri. Sera.
Si alza un gran vento.
*Fiiiiiiiiiiiiiih - Thud*
"Cos'è stato?!"
*check del balcone*
"Cazz... E' volato di sotto il timo con tutto il vaso".
Se vado avanti così entro agosto tutto il mio balcone sarà al piano di sotto. Lo so, non vorreste avermi come vicina di casa.

Il vicino non dà notizie di sè da mesi. Fa brutto se passo dai vicini di sotto, scavalco e recupero la mia roba?

giovedì 5 maggio 2011

"A fluid bolt of ingenious fun"

Che mia madre mi mandi email con l'oroscopo del giorno è normale. Di solito è quello di Fox, che lei ascolta in radio o in TV e poi riassume per posta elettronica a me e mio fratello. Quello che non è normale è che mio fratello risponda alla Foxiana mail con una Brezsnyana: ovvero citando un astrologo a me ignoto. Tal Brezsny. In inglese. Ovvio. Mio fratello deve sempre distinguersi dalla massa. Soprattutto in una cosa prosaica e per casalinghe superstiziose come l'oroscopo. Per la serie "non è vero, comunque non ci credo, ma in english è più cool".

Tornando a Brezsny, che grazie a google scopro essere molto più famoso di Fox, la qual cosa mi smaschera subito come astroignorante, cito testualmente da un sito che è evidentemente gestito da suoi fans "L'oroscopo di Brezsny è uno degli oroscopi più letti al mondo". Addirittura. Chissà quali perle di saggezza profonderà per il mondo! Vediamo: sullo stesso sito leggo che più che un astrologo è un vero e proprio santone, che ha fondato la filosofia della pronoia: un antidoto alla paranoia. Ah, nientemeno. Il sito prosegue "Lui stesso consiglia di leggere non solo l'oroscopo del proprio segno, ma anche quello di tutti gli altri segni. Divertente!". Le matte risate proprio. In pratica si combatte la paranoia facendosi i cazzacci astrologici altrui. L'ho sempre detto io che le portinaie sono le vere filosofe del terzo millennio.
Proseguendo nella ricerca, l'amico google mi propone anche dei simpatici aforismi del Nostro:

"Alle ultime elezioni i cittadini della California hanno approvato una proposta di legge che vieta agli allevatori di chiudere le galline in gabbie così piccole da impedirgli di aprire le ali. I californiani hanno anche deciso di vietare i matrimoni gay, un diritto riconosciuto dalla corte suprema dello stato. Non è strano che i polli abbiano un diritto in più e i gay uno in meno?"

Veramente un'osservazione acuta e ben argomentata. Comunque speriamo che non autorizzino i matrimoni tra polli e soprattutto che non mettano i gay in gabbia. Non per altro, se no me lo confondono.

Ma naturalmente costui per essere così famoso deve avere anche un certo seguito; e infatti sempre grazie a zio google leggo: "Attendo con gioia il giovedì non perchè c'è il weekend, ormai la mia vita è un weekend continuo, ma perchè Rob Brezsny de l'Internazionale fa uscire il suo oroscopo settimanale". Ok, parliamone. Prima di tutto il giovedì non c'è nessun weekend, forse ti confondi con il venerdì. Anzi, di sicuro ti confondi, perchè se la tua vita è un weekend continuo i casi sono due:

a) sei disoccupato;

b) sei mantenuto.

In entrambi i casi, il fatto che aspetti "con gioia" l'oroscopo di Brezsny per me è un segnale preoccupante, e anche piuttosto vistoso, del fatto che non hai una beata mazza da fare dalla mattina alla sera e ti annoi a morte. Ti giustifico solo se hai 98 anni e sei in casa di riposo.

Comunque, passiamo al benedetto oroscopo di Rob (Brezsny è detto Rob, ho scoperto googlandolo, e ci credo... Avete provato a pronunciare Brezsny?): a quanto pare gli amici del toro questa settimana possono puntare in alto. Cito testualmente dalla suddetta email: "Give yourself permission to be a fluid bolt of ingenious fun". "Consentitevi di essere un fluido lampo di acuto umorismo". Cacchio, è un vero poeta. D'altronde lo dice anche Wikipedia, che lo classifica come "astrologo, poeta, scrittore e musicista". Non solo, su Wikipedia scopro che è anche conosciuto come Ray Foreplay o Pope Artaud. Forse mi sbaglio, ma io ero rimasta che quelli con più di un nome d'arte rientravano nella categoria dei "noti alle procure come ricercati/latitanti". Lui invece ha un nome per professione: immagino che Ray Foreplay sia per quando sale sul palco e manda le fans in tripudio ormonale a suon di ukulele, mentre Pope Artaud sia per quando è in veste di scrittore/poeta. In veste di Rob, invece, è stato un grandissimo innovatore nella scrittura di oroscopi (racconta sempre Wikipedia), e sapete perchè? Ebbene, ha fatto una cosa che nessuno dei suoi predecessori si era nemmeno lontanamente sognato, creando scalpore e scandalo in tutti gli USA prima, e in tutto il mondo poi. Siete pronti? E' stato il primo a.... USARE LA PRIMA PERSONA NARRATIVA negli oroscopi! STRABILIANTE.

Vi consiglio comunque di dare uno sguardo alla sua foto, perchè l'aria da santone di mezza età è indescrivibile.

Comunque, tornando al toro (Rob mi perdonerà se non mi leggo anche gli oroscopi altrui, ma non mi servono rimedi per la paranoia: gli gnomi - a me - mi inseguono veramente, e mi nascondono pure le cose!) direi che sono a posto. "Give yourself permission to be a fluid bolt of ingenious fun": le stelle, ma soprattutto Rob, mi autorizzano ad essere acida e stronza, almeno per questa settimana. Si sa che i lampi di acuto umorismo alla fine sono cattiverie, e che le cattiverie per definizione fanno ridere chi non ne è oggetto.

Quindi anche Rob mi perdonerà per questo post. ;)

mercoledì 4 maggio 2011

ED IO dissi "Borsa!". E borsa fu.

Mi sono comprata una borsa. Posso resistere a tutto, ma non a una borsa. Soprattutto se sono a dieta. Non so quante ne ho, probabilmente troppe, ma le donne si dividono in due categorie: quelle che venderebbero la propria madre (a volte nemmeno con troppo dispiacere) per un paio di scarpe, e quelle che regalerebbero la propria nonna (sì vabbè, ormai che non sopporto la Regina Madre lo sanno anche i pixel) per una borsa. Se non si fosse capito io appartengo alla seconda categoria.


L'unico requisito che deve avere una borsa per essere papabile (o borsabile? Le borse possono diventare Papa? Se no, sappiate che diventerò un'attivista per rimediare) è di non essere troppo grossa. Le borse enormi non mi piacciono, e hanno il fastidioso effetto collaterale di diventare pesantissime: d'altronde è una questione di horror vacui, i vuoti in natura si riempiono. E le borse pesano. Mi è anche capitato di guardare con interesse delle borse di forma originale, tipo cavalluccio marino, piuttosto che mazzo di fiori o caramella, ma mi sono sempre fermata prima di compiere l'insano gesto, il che mi rassicura molto sul mio senso critico e sull'essere "bag-addicted", ma entro certi limiti. E poi ormai sono nella fase "chissà cosa ne penserebbero Enzo e Carla", e ho perso la pace dello shopping kitch. Amen.


Comunque, il metodo di acquisto è questo, e lo applico un po' a tutto, non solo alle borse: una volta entrata in contatto visivo con l'oggetto del desiderio, e realizzato che mi attizza, prima di guardare il prezzo faccio una stima mentale di quanto sarei disposta a spendere per quella roba lì, tipo "mi piace 20 euro", poi verifico; se ci siamo, l'acquisto è fatto, altrimenti ciao e grazie. Il massimo della vita è trovare cose che piacciano anche 40/50 euro e scoprire che ne costano 15. Goduria. E' talmente consolidato questo metodo che mi capita di applicarlo praticamente sempre quando guardo una vetrina, anche se non sono interessata a nessun articolo. Così scopro che ci sono cose che mi piacciono sì e no 3 euro e magari ne costano 400; per la serie "manco regalato, grazie".

Inquietudine e perplessità

Da quando Obama ha dato la notizia della morte di Bin Laden, con conseguente tripudio delle folle americane, sono accompagnata da un senso di inquietudine e perplessità. Mi fa sempre un certo effetto vedere folle in delirio per la morte di qualcuno, eppure la storia si ripete. Non c'ero, ma immagino che il tripudio della folla milanese col Duce appeso come un salame in piazzale Loreto non fosse molto diverso. Ecco, a me la folla fa paura. Perchè non ragiona, non pensa. E' come un fiume in piena. Non ti processa, non ti dà modo di difenderti. Non dialoga. Un giorno ti esalta e venera, il giorno dopo ti depone e ti massacra.

Però non riuscivo a dare una voce a questa inquietudine interiore, fino a quando stamattina ho dato un'occhiata al blog di Grillo (tanto ormai lo sapete che sono una bolscevica-comunista-antigovernativa-radical chic), e leggendo il suo post ho detto "ecco cos'era quell'inquietudine, quella perplessità di fondo... Allora non è un sentimento solo mio!". Quindi se ne avete voglia date un'occhiata qui.

In particolare questo "Le scene di giubilo nelle strade delle città americane dopo la notizia della scomparsa di Osama hanno ricordato le stesse scene nei Paesi arabi dopo il crollo delle Torri Gemelle. C'è qualcosa di malato nel festeggiare la morte di una persona, anche di un criminale, come allora era rivoltante celebrare un massacro." E' vero, c'è qualcosa di malato. Soprattutto perchè in entrambi i casi trattasi di gioire per l'abbattimento di simboli, e non per la morte di persone in carne ed ossa. E noi occidentali non siamo stati diversi da loro arabi in questa macabra celebrazione.

Il popolo americano poi è un bell'esempio di opinione pubblica sanguinaria, basta pensare a quanti stati conservano gelosamente la pena di morte, e i Presidenti USA da sempre sanno come manipolare questa sete di vendetta del loro popolo, alimentandola e contemporaneamente soddisfandola con sanguinose azioni di guerra.

Ok, ho finito il comizio.

Andate in pace.

lunedì 2 maggio 2011

Chi ben comincia...

Suona la sveglia. E già non è che andiamo bene. Quello con la sveglia non è mai un buon risveglio, nemmeno se è puntata per una gita fuori porta anzichè per l'ufficio. Comunque, oggi è lunedì, quindi era proprio puntata per l'ufficio. Stamattina, giuro, avrei venduto la Regina Madre ai terroristi pur di non dovermi alzare. Come dite? Detesto la Regina Madre e quindi la venderei comunque, e non fa testo? Pignoli...

Comunque alla fine mi alzo, contenta che ci sia il sole e quindi di poter prendere la mia bici nuova per andare in ufficio. Scelgo i vestiti, mi lavo, mi vesto, con un orecchio sento il tg mentre faccio colazione "Osama Bin Laden ucciso stanotte (...) il presidente Obama ha comunicato (...)". Ok, Obama si è garantito la rielezione.

Tolgo il bucato dallo stendino, lo ripongo. E' tardissimo. Mi infilo la giacca, prendo la spazzatura da buttare ed esco. La bici è sul pianerottolo perchè ieri l'ho decorata, ma fortunatamente entra in ascensore quindi in un attimo sono giù, butto la spazzatura e sfreccio verso l'ufff....

L'ascensore è occupato e non dà segni di volersi liberare. L'ultima volta che è successo era guasto.

Cerco di caricarmi la bici in spalla, con la spazzatura nel cestino. La spazzatura si rovescia sul pianerottolo. Mollo la bici, raccatto i tovaglioli sporchi di ieri sera. Porto giù a piedi la spazzatura. (3 piani) Torno su (3 piani). Prendo la bici in spalla e me la porto giù (altri 3 piani). Faccio per uscire e realizzo di non avere in borsa nè i ticket nè il badge.

Smadonno.

Mollo la bici nell'androne e torno su (sempre 3 piani). Con la coda dell'occhio vedo la donna delle pulizie e con un orecchio percepisco il rumore dell'ascensore. Si affaccia il sospetto che lei lo stia tenendo occupato per pulirlo. Scaccio questo sospetto dalla mia mente: non voglio certo fare a botte con la donna delle pulizie, di sicuro le prendo.

Badge e ticket mi aspettano serafici nella cabina armadio, li acchiappo e finalmente esco di casa (indovinate? sì, 3 piani) all'ora in cui di solito entro in ufficio.

Chiamo la mamma per avere un minimo di supporto nella traversata verso l'ufficio, che se la settimana inizia così non promette niente di buono. Mentre ci raccontiamo le ultime news ri-smadonno e sbotto a ridere: pedalando forsennatamente mi è partita una scarpa. Mi fermo, sulla circonvallazione, e zompetto su un piede solo all'indietro, appoggiata alla bici, nel tentativo di recuperarla. Per fortuna non siamo state investite, nè io nè la scarpa. Sì, quella che zompettava sul piede sinistro stamattina a Milano sulla circonvallazione smadonnando e ridacchiando come un'isterica, ero proprio io.

Non riesco ancora a credere di essere alla fine arrivata in ufficio... Il programma di oggi è di mantenere un profilo bassissimo e passare inosservata. Magari la sfiga si concentra su qualcun altro.

Buona settimana!
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