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martedì 31 luglio 2012

Sono stanca

Ma così stanca che pensavo di leggere un libro quando invece ne stavo leggendo un altro.
E non lo so mica come è successo eh!
Me ne sono pure accorta per caso, perchè l'altra sera son tornata sulla home page del kindle per verificare la batteria, poi ho riaperto il libro che pensavo di leggere e mi sono accorta che non era quello che invece stavo leggendo.

Ecco perchè da un giorno all'altro non ero più a Tokio ma a Londra, e non si era più saputo nulla della tizia del primo capitolo!

venerdì 20 luglio 2012

Calamity Jane

Ieri sera siamo stati alla festa di compleanno di Calamity Jane. Lei è un'amica di vecchia data di Lordbug, femminile come una mazza da golf e aggraziata nei movimenti come un branco di bufali imbizzarriti, e compie gli anni in qualche giorno imprecisato del mese di luglio.
Quest'anno è stato il suo terzo compleanno al quale ho partecipato: il primo è stato nel 2010, quando frequentavo Lordbug da pochi mesi. La location fu quella di un locale nel bel mezzo del Parco Sempione (i milanesi sapranno di che parlo), l'aperitivo in tutta onestà non era male... Anche se siamo stati fatti a polpette dalle zanzare, per cui ad un certo punto siamo fuggiti.

Il secondo compleanno, l'anno scorso, è stato "cumulativo", nel senso che c'erano mi pare 3 festeggiati che quindi si saranno divisi le spese: in un locale che sicuramente aveva visto tempi molto migliori, dalle parti della Stazione Centrale, in via Gioia. Il nome era Gioia+numerocivicocheoranonricordo, ma anche qui probabilmente i mondani milanesi lo sapranno meglio di me. Ragazzi: Gioia un cazzo. Un happy hour veramente deprimente: ci saranno state 3 fette di prosciutto e due carote. Il dehor, chiamiamolo così, circondato da piante di gelsomino morte. Una tristezza. In compenso il clima era gradevole all'aperto, e stando fuori a chiacchierare masticando carote, orientando la sedia nella direzione giusta si poteva guardare l'unica pianta ancora verde e dimenticare il resto.

Il terzo compleanno, ieri sera. Location: lo studio legale, in pieno centro, di un suo "caro amico" (io sono certa che abbiano un intrallazzo, ma non ho prove... solo che il Caro Amico potrebbe essere suo nonno, e la cosa fa un po' impressione, ma tant'è), il quale ha unito il tradizionale aperitivo estivo con i clienti, all'aperitivo di compleanno della Diversamente Aggraziata. Io onestamente nutrivo belle speranze. Mi son detta "Un aperitivo in un mega studio legale in centro = niente zanzare e buon cibo!".
Ecco. 
No.
Arriviamo in questo palazzo: lo studio sta al piano rialzato. Poi ci fanno scendere una lunga scala. Siamo nel seminterrato. Il caldo è soffocante, le finestre sono in alto e si possono solo aprire a vasistas: in pratica il giusto per non far girare l'aria manco un po' ma permettere a sciami di zanzare inferocite un facile ingresso.
Aria condizionata non pervenuta.

La sala riunioni è arredata con tre tavoli laterali, apparecchiati con tovaglie di carta, sui quali spuntano un paio di ciotoline di pomodorini, qualche gambo di sedano, e qualche vassoio di focaccine e pizzette mollicce, qualche tiepida lattina di coca light e varie bottigliette d'acqua. Manco una coca normale.
Tristezza.
In un angolo un computer portatile attaccato a due casse e ad un proiettore emette una tremenda musica house, ad un volume anche un po' fastidioso.
Uhm.
Sono le 20.30.
Saluti di rito, auguri vari, Oooooh ma che sorpresa questo pancione! Congratulazioni!
Ci buttiamo sulle focaccine, mentre osservo con invidia una panzona di un mese più avanti di me con due cavigliuzze supersottili e due minuscoli piedini. Mentre io mi porto in giro sti cotechini da sagra del salume. Scommetto che questa stronza è in maternità anticipata e sta spaparanzata sul divano tutto il santo giorno.
Comunque avrà la caviglietta, ma è molto più vecchia e brutta di me. Tiè.
Arrivano i primi: un'insalata di riso e tre paste fredde che vengono piazzate sui tavoli in vaschette di stagnola Esselunga, appena tolte da sacchetti Esselunga. Indovinate da dove arrivavano.
Poco male, non fosse che erano una peggio dell'altra. La prima insipidissima, salmone e pomodorini. La seconda, veramente orrida, maionese e sottaceti, la terza, leggermente meglio, al pesto.
Dopo mangiato il branco inizia a fumare.
L'aria diventa irrespirabile.
Alle 22.00, Lordbug sudato fradicio, io leggermente umida, siamo fuggiti. Prima della torta e del regalo. Scusa ma saigliormoni, sailapanza, sailastanchezza, sailafestadimerda...

Non so perchè ma ho un po' l'impressione che l'anno prossimo di questi tempi non riusciremo a trovare una babysitter per Babybug...

Buon weekend a tutti!

Ps. Calamity Jane per via della postura che assume: gambe e braccia larghe, come un pistolero prima di un duello. Solo che lei si mette microscopici miniabiti che lasciano molto poco all'immaginazione. L'effetto finale è come immaginare Clint Eastwood più basso, con le tette e vestito aderente.

giovedì 19 luglio 2012

Genoveffa e le nozze clandestine

Vi avevo accennato qualcosa sulla cugina Genoveffa: quello che non sapete è che si sposa. Con un certo Genoveffo con cui sta da oltre 10 anni.
E fin qui tutto bene.
Solo che si sposano il 21 agosto, e si stupiscono del fatto che saremo via.
Ma voi sapete come la penso: questa sì che è un'idea geniale! Dovremmo sposarci pure noi il 21 agosto, spedendo gli inviti massimo un mese prima... In modo da dover poi ricevere solo i ritardatari che non avranno ancora prenotato le vacanze.
Vabbè, chiusa parentesi, che Lordbug non è mica tanto d'accordo con le nozze clandestine.

Ma a proposito di nozze clandestine: la mamma di Genoveffo non sa che il figlio sta per sposarsi, e a quanto pare manco lo saprà. Forse nemmeno a nozze avvenute.
Sabato quando siamo arrivati da loro per la merenda pomeridiana, la cugina Anastasia ha esordito dicendo: "Ma allora, le nozze?!"
"SSSssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhh!"
"Come Ssssssssssssshhhhhhhhhhhh?! Perchè?!"
"La mamma di Genoveffo non sa nulla!".
E così si è scoperto:
a) che la casa in cui siamo stati ricevuti è in realtà quella in cui Genoveffo vive con la mamma, ed in cui Genoveffa trascorre le sue giornate ma NON le notti;
b) che trattasi di matrimonio clandestino, all'insaputa della di lui mamma.

Il perchè non è stato possibile appurarlo, dal momento che la mamma di Genoveffo stava lì dietro la finestra e dunque l'argomento non poteva essere affrontato serenamente. Abbiamo solo saputo che in prossimità dell'evento verrà portata in montagna, dove trascorrerà una serena villeggiatura all'insaputa di tutto.

Genoveffo va per i 50.

Mi pareva doveroso specificarlo.

E stanno tentando di riprodursi.

Anche questo mi pareva doveroso specificarlo. Vorrei solo capire poi il pupo come lo faranno rientrare nel menage  che vi ho descritto.

Detto questo, mi sono profondamente stupita: la cugina Genoveffa è stata addirittura gradevole.

martedì 17 luglio 2012

Ladybug e l'inquinamento acustico

Domenica sera cena da amici di Lordbug, tutti con prole ormai, tranne noi e un'altra coppia di appanzati che partoriranno un mesetto prima.
Ogni tanto queste cene ci vogliono, tanto per ricordare come NON voglio far diventare mio figlio. In particolare una delle bambine è odiosa. E' grassa, è straviziata, e strilla.
Avete presente gli strilli acuti che perforano un timpano? Quelli che rasentano gli ultrasuoni e che terrorizzano ogni forma di vita nel raggio di n-mila km? Quelli.
Io li detesto.
E lei li fa.
Continuamente.
E i genitori, muti.
Roba che io prenderei tutte e tre le capoccette e le sbatterei insieme tra loro finchè non perdono conoscenza.
Sono troppo violenta? Vorrei vedere voi...

Poi ci sono tutte le mamme delle "femmine", che raccontano di mattine di vestizione e preparazione delle figlie per la scuola con precise richieste in fatto di abbigliamento e pettinatura. "Mamma oggi vorrei i codini, anzi no, fammi la treccia alta, anzi no, fammi la coda bassa".
Seriously?
Babybug, mi raccomando, niente colpi di scena eh! Resta masculo anche alla prossima ecografia.

E per finire, siccome ci ho preso gusto:

Oh carissimo amico di Lordbug
che nell'ultimo anno ti sei a malapena degnato
di rispondere a sue ripetute richieste di incontro
e poi ora riesci anche a dirgli che non si fa mai vivo
io ti saluto

Mantra-pidemia

Scopiazzando Lordbug, che scopiazza Verbasequentur, che scopiazza Alcesti, mi infilo anche io nella catena di scopiazzamento e vi presento il primo ladybug-mantra:

Oh cognata che ricevesti foto della prima tutina spiritosa
e con lo stesso sense of humor di Caronte
che tanto va di moda nominare in questo periodo
esclamasti "Povero bambino!"
buttandomi nello sconforto, incurante dei miei squilibri ormonali
e della mia proverbiale orrenda permalosità
io ti saluto

E questa è la tutina della discordia:

mercoledì 11 luglio 2012

La Forrester-ception

Sigla!
TARATTATTATATTATTARA TA TA, TARATTATTATATTATTARA TA TA etc etc.

Detto che in Forrester si lavora piuttosto bene, è logico che come tutti i posti di lavoro presenta degli aspetti psicotici, che a lungo andare rischiano di psicoticizzare anche chi ci lavora.
Al di là delle prospettive di carriera, che sono pressochè nulle, ma a cui peraltro in qualità di futura madre italiana non ho nemmeno alcun diritto di aspirare nemmeno in prospettiva, la cosa che ha più dell'inquietante è l'organizzazione degli uffici. Ma intendo proprio fisicamente.
In questa sede siamo distribuiti in tre grossi appartamenti: due sono in due diverse scale dello stesso condominio, il terzo è nel civico accanto. Il problema è che l'ufficio legale sta accanto alla porta di uno degli appartamenti, e la reception sta "nel civico accanto". Quindi la receptionist risponde al citofono. E quando non lo fa?
C'è chi si attacca al campanello, chi prende a spallate la porta, chi si limita ad andarsene e chi fissa la porta con aria smarrita come un cucciolo abbandonato, finchè qualche buon cuore di passaggio non gli apre. Ma come dicevo, l'ufficio legale si trova di fronte alla porta: praticamente uno entra e cade nell'ufficio legale. E noi non siamo nemmeno sorde, quindi quando qualcuno si attacca al campanello alla fine andiamo ad aprire.
Va da sè che ci troviamo anche a fare smistamento pacchi, ricevimento ospiti (accanto a noi c'è pure la sala riunioni), varie ed eventuali.

Ora sarò snob.
Quindi se vi dà fastidio accomodatevi pure verso la x in alto a destra.
Fatto?

Ok: io non mi sono fatta un mazzo così tra università, specializzazione e delirante primo impiego per fare la receptionist. Eppure.
Va ancora bene quando almeno chi arriva è gentile ed educato, poi ci sono quelli che escono dalla sala riunioni qua accanto e si fiondano dentro da noi per sapere, per di più sgarbatamente, se possono restare oltre l'orario prenotato oppure no.
Ma perchè non morite in preda ad atroci sofferenze e orrendi spasmi muscolari?

Grazie e cordiali saluti,

-LB-

martedì 10 luglio 2012

Voglia di...

Nell'ordine: tiramisù, pane e salame, tartare di carne, sushi e carbonara.
Ovvero: tuttociò che non posso mangiare.
Per consolarmi sono andata alla ricerca di ricette di tiramisù senza uova, e ne ho trovata una sfiziosissima che sostituisce l'uovo con la panna montata. Direi che possiamo parlarne.
Quello che però mi fa ridere, ogni volta che in cerca di ricette mi avventuro sui vari siti di cucina, sono i banner pubblicitari: tutti, ma tutti, sul perdere peso, tornare in forma e dimagrire senza mettersi a dieta.
Accanto al mio tiramisù senza uova compare la scritta "P. ha perso 16 kg. Clicca per scoprire come ci è riuscita!". Ovviamente corredata di fotografia attestante la trasformazione da buzzicona senza speranze a stragnocca spaziale così magra che di profilo manco la vedi.
No, ma io lo so come ci è riuscita, mica ho bisogno di cliccare lì: ha sostituito il tiramisù, con o senza uova, con una porzione di petto di pollo alla piastra e insalata scondita. E poi si è ammazzata di palestra.
E forse il tiramisù se l'è sognato di notte, come io mi sogno pane e salame.

venerdì 6 luglio 2012

Anastasia e Genoveffa mi fanno una pippa

E sta volta parlo delle vere Anastasia e Genoveffa, quelle di Cenerentola.

Ieri sono dovuta andare a comprarmi delle scarpe nuove, e no, per la prima volta nella mia vita NON è una bella notizia. Ho dovuto farlo, perchè avevo i piedi così gonfi da non sapere dove metterli.
Sono andata nel mio solito negozio di scarpe preferito, quello dove ho comprato dei sandali e delle scarpe meravigliose. Ma non importa quanto una scarpa possa essere bella, se ci devi infilare dentro un piede a salsiccia tedesca, anche la scarpa diventa in un attimo inguardabile.
Per non parlare del fatto che quelle col tacco potevo giusto guardarle con nostalgia e passare oltre.
Alla fine ho comprato un paio di ballerine e un paio di sandali bassi, di un numero in più del mio. C'era un paio di infradito carine, ma forse sarei riuscita a stare nel 39. Non ho provato.
Poi c'erano anche dei sandali bassi carini, ma col cinturino alla caviglia. Ecco. Il cinturino alla caviglia no. Anche perchè io la caviglia ieri sera non ce l'avevo più, e mettere un cinturino al cotechino non è bello. Enzo e Carla docet.

E io che prendevo per il culo quelle che piangono nei camerini! Non ho pianto solo perchè camerini in cui rifugiarmi a singhiozzare non ce n'erano. #Saigliormoni.
Ormoni un cazzo, vorrei vedere voi a trovarvi circondate da scarpe bellissime e con due cotechini che non sapete dove infilare. Come andare in pasticceria e bere un caffè senza zucchero perchè siete allergici.

Anastasia e Genoveffa non erano cattive, ma con dei piedi così bisogna capirle. Io e i miei sandali bassi da ieri le capiamo.

lunedì 2 luglio 2012

Casa Barilla

Mrs Barilla e le verdurine:
"Ciao, disturbo?"
"Ehi ciao, nono, tutto bene?"
"Sìsì, volevo solo dirti che blablabla"
"Ah bene dai, ottimo"
"Ora ti saluto che vado a prendere la piccola al nido"
"Ok, dalle un bacione da parte mia!"
"Sai, stanotte MI ha rimesso"
"Ah. Mi spiace.... Influenza?"
"Eh mi sa di sì, è stata poco bene da giovedì scorso... Ieri pareva tutto ok, ma stanotte MI ha rimesso le verdurine".
"Ah, mi spiace..."
"Buon pranzo eh!"
"..."

Mr. Barilla e la lacrima facile:
Lui: "Allora, ti sei commossa con la pubblicità dell'Enel?!"
Io: "Mmmmh... no. Carina, ma non mi smuove nulla, è troppo costruita.
Lui: "Io sì!"
Io: "Ah. Eh beh, lo dicono in effetti che dopo il parto si rimane più sensibili... BUAHAHAHAAHAH! (sì, gli sono scoppiata a ridere in faccia. Saigliormoni...)".
Lui: "Guarda, ti faccio vedere, queste sono le prime scarpine di BimbaBarilla *_*. Quanti ricordi... *sigh*. *occhiolucido*.
Sempre Lui: "E di là c'è ancora la sua... *sighsob* ...prima...*sobsigh* camicina..."
Io: "Oooooooh! Beh, si è fatta una certa eh... Noi andremmo...".
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