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giovedì 28 ottobre 2010

E Dio disse “Call center”

E call center fu.

La novità dell’anno è stata la centralizzazione del servizio di assistenza post vendita. Da centri assistenza sparsi su tutto il territorio, oggi se un prodotto in garanzia si guasta lo sventurato acquirente dovrà prima di tutto chiamare il call center, dove verranno presi i suoi dati, gli verrà spedito un bollettino postale da applicare sul pacco, lui lo spedirà in sede e il prodotto verrà riparato nel nostro laboratorio e rispedito al proprietario nel giro di 48 ore.

Questo naturalmente è quello che dovrebbe accadere se tutto funzionasse.

Di fatto parlando di call center uno si immagina la classica signorina sorridente con la cuffietta, il tailleur, il pc ultimo modello su una scrivania bianco latte e l’alito che sa di menta.

Il nostro call center si trova in un angolo del magazzino, ed è composto da due linee telefoniche, le quali suonano su due tavoli da lavoro ed alle quali rispondono due ragazzi che appena terminano di ricevere le telefonate si mettono a riparare i guasti. Sono dotati di telefono, senza cuffietta, e un computer a manovella, per il quale è pressochè impossibile gestire contemporaneamente l’anagrafica del cliente e il sito delle poste tramite il quale devono indirizzare lo sventurato all’ufficio postale più vicino. In queste condizioni l’operazione “Mi dia i suoi dati – Bene, quando riceve il bollettino deve recarsi all’ufficio postale di XY” richiede mediamente 20 minuti. Potete immaginare quante chiamate al giorno ricevono, posto che l’assistenza dovrebbe coprire tutta Italia, e in quanti dialetti.

C’è gente che telefona per giorni e non riesce a parlare con l’operatore, allora chiama il centralino e insulta la centralinista, la quale naturalmente ben poco può fare. Al massimo proverà a passare la chiamata all’interno dell’assistenza e lo troverà occupato.

Quando invece va tutto bene e lo sventurato acquirente riesce a dare i suoi dati al tecnico possono accadere altre cose:

a) i bollettini prepagati da spedire sono finiti, le poste li hanno esauriti oppure non ci sono i soldi per comprarli, nel qual caso si attende pazientemente che qualche evento esterno sblocchi la situazione;

b) il bollettino parte per l’indirizzo dello sventurato e viene smarrito dalle poste, oppure l’indirizzo è inesistente, oppure lo sventurato è sconosciuto oppure vive in una strada impraticabile (ci stiamo ancora domandando cosa significhi). Nel primo caso lo sventurato tenterà di ricontattare l’assistenza e verrà di colpo rispedito al punto di partenza; negli altri casi il bollettino torna al mittente, cioè al mio collega Esaurito, che cerca di capire come farlo pervenire allo sventurato di cui sopra;

c) poniamo il caso che lo sventurato riceva il bollettino, dovrà ora applicarlo sul pacco e recarsi all’ufficio postale più vicino per procedere alla spedizione. Qui può accadere che l’ufficio postale si rifiuti di prendere il pacco perchè eccedente i limiti di dimensione e/o di peso, in barba alla convenzione con noi stipulata. A questo punto lo sventurato troverà il modo di mettersi in contatto con Esaurito, che chiamerà l’ufficio postale e ululerà loro di leggere la circolare n.xyz che prevede la possibilità per la nostra evoluta società di spedire anche pacchi enormi. Poi Esaurito ricontatterà lo sventurato e lo farà tornare in posta per ritentare la sorte;

d) a questo punto il pacco parte per qui. Naturalmente può essere smarrito dalle poste durante il tragitto, oppure può essere smarrito da noi una volta arrivato. In ogni caso i tempi di riparazione medi sono qualcosa di imbarazzante. Ma ripensate ai ragazzi nell’angolo del magazzino, senza riscaldamento, col telefono e il pc a manovella, e capirete il motivo;

e) nella remotissima ipotesi in cui nulla di tutto ciò si verifichi, avrete il vostro prodotto riparato e perfettamente funzionante nel giro di poche ore.

Pensateci: invece di insultare una centralinista date direttamente la pratica in mano all’avvocato dell’associazione consumatori.

Personaggi ed interpreti:

Esaurito: è il mio collega che si occupa di coordinare l’assistenza, dei rapporti con Poste Italiane, delle spedizioni dei pacchi di chi acquista i decoder per telefono, di capire perchè un pacco rientra/un indirizzo era sconosciuto/una signora non ha più notizie del suo televisore spedito in assistenza nel 1915/varie ed eventuali. Capirete che il soprannome calza.

La Centralinista: è stata per un breve pugno di mesi di stanza all’ufficio commerciale, ma il tentativo di una progressione carrieristica è miseramente naufragato davanti alla sua inattività. Little John sosteneva che la sola sua vista gli facesse venire il latte alle ginocchia, così ad un certo punto è stata malamente rispedita di sotto alla reception, dove deve occuparsi di smistare le telefonate e ricevere la posta: “Ladybug, c’è in linea una persona per te” - “Ah, ok, e chi è?” – “Eh, non mi ricordo”. Non crediate che la ricezione della posta vada meglio: “Ah, c’è da firmare? Aspetti che chiamo qualcuno”. Perchè abbia il terrore di firmare qualsiasi cosa per ricevuta, è ignoto. Ma forse vista la situazione non ha nemmeno tutti i torti…

mercoledì 27 ottobre 2010

Messaggi dall’etere

Ieri pomeriggio, ore 14.00, ricevo una mail dal buon GT (che non sta per Gran Turismo) con allegato l’estratto conto delle fatture da noi non pagate ad un certo fornitore. Mi sorge spontanea la domanda “E che ci devo fare con sta roba?” e tempestivamente formulo la risposta al nostro GT: “?”.

GT altrettanto tempestivamente mi risponde che me l’ha mandata su richiesta di Cammèèèèla (da leggersi con spiccato accento siculo).

Chiedo quindi a Cammèèèèla il perchè, per capire che ci devo fare con questa informazione, e mi viene risposto che la richiesta era partita da Little John.

Allora vado da Little John a chiedere lumi. Lui mi guarda come se mi vedesse per la prima volta, e mi dice che non ne sa nulla.

E vissero felici e contenti.

Personaggi ed interpreti:

GT: è uno dei ragazzi dell’Amministrazione, il maggiore esperto in temporeggiamento e latitanza telefonica di tutta l’azienda.

Cammèèèèla: è uno dei ragazzi della logistica. Il nomignolo non è dovuto ad un repentino cambio di sesso, ma al fatto che il suo interno era precedentemente quello di una certa Carmela, che da tempo non lavora più qui, tuttavia il nome che compare sul display quando lui telefona a qualcuno in azienda è ancora quello.

lunedì 25 ottobre 2010

Mr.M. e il Feng shui

“Il Feng Shui vi guida alla scoperta dell’antica arte d’arredare in armonia con l’energia dell’universo”.

Forse Mr. M. pensava a questo quanto stamattina è piombato nell’Ufficio Commerciale e al grido di “è tutto in disordine” ha fatto spostare mobili e postazioni a metà dei componenti. Il tutto accompagnato da controlli negli armadietti dei documenti e riorganizzazione degli archivi. Naturalmente se un armadietto contiene una calcolatrice in disuso noi siamo accusati di nasconderla, d’altronde vista la precarietà degli stipendi è sempre bene portarsi avanti. La mia scrivania miracolosamente è rimasta indenne.
Chissà fino a quando.

Il risultato del delirio riarredativo è stata la creazione del vuoto cosmico esattamente nel centro dell’ufficio in questione, che prima era occupato da due scrivanie una usata da Arterio quando è in transito e l’altra utilizzata come piano di appoggiovarieedeventuali. Bene, nulla di tutto ciò esiste più: uniche vestigia del passato arredo sono la colonnina con le prese di corrente esattamente al centro della stanza, e un tavolino della misura di un banco di scuola con relativa sedia.

Forse la speranza è che l’energia vitale ricircoli nell’ambiente, portanto un boom di vendite che comunque non avremmo abbastanza merce per soddisfare, oppure più probabilmente è solo un altro dei tanti sintomi di cedimento psicofisico del Nostro.

In ogni caso potremmo organizzare serate di lap dance, almeno la colonnina non resterà inutilizzata a lungo… E per certo gli spettacoli a luci rosse rendono più degli elettrodomestici!

venerdì 22 ottobre 2010

Alice e la tana del Bianconiglio

“Vuoi installare un programma che renderà il tuo computer velocissimo, bellissimo, lucidissimo, e che guarisce alitosi e calvizie?”

*Sì* *No*

“MA CERTO CHE SI’! MA CHE FIGATA!” *CLICK*

….

Alice: “Ehm, ma perchè il mio pc fa delle cose strane come mandare mail a raffica, prendere iniziative autonome sulla gestione dei file e non fa quello che gli dico io?”

“Eh Alice, hai preso un virus… Anzi, non uno, almeno 3 o 4… La prossima volta magari non clikkare indiscriminatamente OK a tutte le cazzate che ti arrivano!”

Alice: “Aaaaah… Ma scusa sei proprio tu che mi dici sempre che su internet si trova tutto…”.

“….”

Personaggi ed interpreti:

Alice nel Paese delle Meraviglie: niente popòdimenochè il Capo Contabile. Dovrebbe essere ben consapevole della situazione in cui versa l’azienda, posto che vede numeri tutti i giorni, ma solo pochi giorni fa chiedeva con stupore ai suoi colleghi se davvero fosse il caso di mettersi a cercare altrove. Sorge il dubbio che il virus non abbia colpito solo il pc.

giovedì 21 ottobre 2010

Chi ha paura del lupo cattivo?

La nostra permanenza tra queste 4 mura si tinge di giallo: stamattina arrivo tardi, trovo il cancello chiuso e penso “occazzo, li hanno portati via tutti”, ero solo in dubbio tra le forze dell’ordine e il 118… Chi sarà arrivato prima? Invece suono il citofono, entro, e scopro che ieri sera alle 18.30 circa qualcuno si è introdotto negli uffici, ancora aperti e perlopiù popolati, ed è andato diretto all’ufficio della Consorte asportando il di lei computer portatile.

I più acuti hanno pensato che la cosa fosse premeditata, visto che dalle registrazioni delle telecamere si vede un distinto signore entrare negli uffici con una borsa da pc sotto braccio ed entrare diretto e a botta sicura nell’ufficio della signora. Come da manuale, nel suo percorso ingresso-ufficio-ingresso non ha incontrato nessuno, poichè tutti erano esattamente dietro l’angolo a bere il caffè.

Ora, le ipotesi sul movente si sprecano: si va dalla ritorsione di un fornitore non pagato, passando per il gesto intimidatorio di un qualche non meglio identificato nemico di Mr.M., che comunque ne ha plausibilmente svariati, fino all’azzardata ipotesi di un bliz della Guardia di Finanza (mi auguro che le nostre forze dell’ordine non siano messe così male); i più ottimisti, quasi equiparabili ai sostenitori della Finanza, pensano addirittura che il delinquente fosse alla ricerca di importanti dati aziendali, come se potessero trovarsi nel pc della Consorte dati più compromettenti di qualche foto del mare o del numero della manicure. Poi ci sono i catastrofisti, che ipotizzano l’imminente arrivo di una squadra di rapinatori a volto coperto a portar via ste quattro cianfrusaglie.

In ogni caso l’infausto evento non ha tolto il sorriso alla Consorte: paresi naturale o botulinica?

Ai posteri l’ardua sentenza…

mercoledì 20 ottobre 2010

Il fax, questo sconosciuto

Il fax dell’ufficio commerciale non funziona. Cioè, è finita la cartuccia e in cassa non ci sono soldi per andare a comprarla. In compenso il Priapo della Bassa sostiene di avere disponibilità sul conto della “sua” società, e quindi ha ben pensato di chiedere un finanziamento per la macchina. Posto che tutti gli altri con auto aziendale stanno per rimanere a piedi e che siamo al freddo, non mi pare un’ideona.
Eppure Mr.M. gli ha detto di chiedere pure il preventivo.




martedì 19 ottobre 2010

Little John e i pagamenti possibili

Little John: “Ladybug, guarda che verrà su il responsabile della logistica per farti inserire un ordine di bancali, procedi pure”.

Io: “Ma scusi, sto ancora aspettando l’ok per pagare alla consegna il nastro adesivo e facciamo un altro ordine?”.

Little John: “Eh ma questi forse riusciamo a non pagarli alla consegna”.

Io: “….”

Little John: “Ma tu lo sai, io sono una persona onesta. Però come si fa a non andare avanti? Voglio almeno dire di averci provato”.

Io: “…”

Sono stanca, datemi un lavoro vero.

Personaggi ed interpreti:

Little John aka Lo Smilzo o L'Inappetente: così soprannominato a causa del prominente strato di adipe che lo avvolge, divide ovviamente l’ufficio con Robin Hood, ed è il mio capo, nonchè Direttore Generale, Direttore Commerciale, Gran Lup. Mann. Figl. di Putt. Detto così fa scena, ma non è altro che uno degli “Yes man” di Mr.M.

Ladybug: la sottoscritta, che è qui da gennaio e ancora non smette di stupirsi.

Scusi, di cosa si occupa la sua azienda?

Per la serie: “fiducia nei nostri prodotti”, ma soprattutto “non voglio morire assiderata prima dei 35 anni” mi son fatta portare una delle nostre stufette in ufficio perchè si muore di freddo.

Fabio: “Ma non è che prende fuoco?”

Io: “Ma nooooooh! L’ha riparata Aldo!”.

Fabio: “Speriamo”.

Personaggi ed interpreti:

Fabietto: è il piccolo dell’ufficio, le nostre postazioni sono una di fronte all’altra, quindi sporgendoci dai rispettivi monitor ci vediamo in faccia e possiamo capirci con uno sguardo. Sempre griffatissimo e in cerca di giovani fanciulle da circuire.

Aldo: è il Mc Giver della nostra azienda. Lavora in un ufficio adiacente al magazzino, dove ripara ogni genere di elettrodomestico e televisore con mezzi di fortuna. E non scherzo.

lunedì 18 ottobre 2010

Il Fantastico G. e Arterio

Lasciate che oggi vi presenti il Fantastico G.

Arriva da un’altra società di cui non farò il nome, e dalla quale è stato gentilmente accompagnato alla porta perchè a quanto pare faceva un po’ di confusione sui beni aziendali e quelli personali. D’altronde, con la spiccata brillantezza e l’acume che lo contraddistinguono, non è riuscito a passare inosservato. Naturalmente Mr. M non poteva farsi mancare un collaboratore di tal fatta, e quindi si è affrettato ad offrirgli il posto di Amministratore di una delle società, prima del Priapo de’noartri di cui vi ho già parlato. Poi è caduto in disgrazia e si è preso un bel contratto a tempo determinato e ora si occupa di recupero crediti. “Sto ancora aspettando che mi mandino il LEGEND, sono giorni che sollecito e non arriva nulla!”

- “Ehm, Fantastico G., si chiama Ageing”
- “Eh, e io che ho detto, LEGEND”.
- “….”

Volete sapere come ha fatto a cadere in disgrazia? Ebbene, è inciampato nel pappagallo asportandogli una bella manciata di penne della coda e provocando le ire di Mr. M.

In ogni caso, il Fantastico G. è oggi più o meno in pianta stabile qui all’ufficio commerciale, dove si trova ad interagire con il celeberrimo Arterio.

Arterio ha oltre 70 anni, è un agente della Lombardia e siamo tutti unanimi nel concordare sul fatto che venda prendendo i clienti per sfinimento. Ha un alito pestilenziale, è leggermente sordo, e quando non è in ufficio tempesta di telefonate me e il mio collega per sapere se i suoi ordini sono partiti.

Di seguito uno stralcio di conversazione tra i due:

Arterio: “Scusa, ma com’è che ti chiami?”

Fantastico G.: “CALOGGERO! HAHAHAHAHAHAHA!”

Arterio: “Ah, allora mi sa che continuo a chiamarti per cognome…”

Fantastico G.: “Ma no, guarda che scherzavo… D’altronde ho uno spiccato senso dell’umorismo! Mi chiamo Maurizio!!!”

Arterio: “Ah, bene… E cosa volevo dirti?”

Fantastico G.: “Eh, cosa ne so… Mi hai chiesto Come ti chiami…”

Arterio: “Guido”!

*Applausi*Sipario*

sabato 16 ottobre 2010

New entries: Priapo e la giovane Amante

Da leggersi con voce nasale e accento della bassa: “Allooora? Com’è andata la cena ieri sera? Trombatoooo?”.

Questo è l’esordio, nonchè il tema principale di qualsiasi genere di conversazione provenga dal Priapo de’ noartri, l’uomo più infoiato dell’ufficio: e ce ne vuole, visti gli altri… Ma lui, ultimo arrivato, è subito balzato in vetta alla classifica portando tanto di prove della sua vigoria sessuale, nella persona della giovane amante ventenne che viene a trovarlo un pomeriggio sì e l’altro pure. Chissà quale evento si verificherà prima: chiuderemo o li troveremo a copulare alle macchinette del caffè?

Lei naturalmente è straniera e potrebbe essere sua figlia (o forse è anche più giovane della figlia), lui è in piena crisi di mezz’età: pantalone viola e chioma fluente. Di recente ha chiesto ad un altro collega di procurargli un paio di ragazze per una “seratina”, dal momento che moglie, figlia e amante erano via: cocaina, viagra, naturale superpotenzasessualedellabassa, o spara solo un sacco di balle?

Personaggi ed interpreti:

- PriapodellaBassa: Come dicevo è l’ultimo acquisto dell’ufficio, amministratore di una delle società del gruppo, si esprime “cazzo-figa style, trombo di qua trombo di là”.

- La giovane Amante: ventenne universitaria di provenienza nordafricana, prima aveva un negozio, poi ci lavorava e basta, poi ha deciso di andarsene e infine l’hanno mandata via. Morale, passa qui i suoi pomeriggi, a volte anche con un paio di amiche, con somma irritazione della sottoscritta che invece vorrebbe lavorare in un ambiente “professiona…le”.

venerdì 15 ottobre 2010

Centralini possibili

A volte capita che la centralinista prenda delle ferie o dei permessi. E quando succedeva ai bei tempi subito la cooperativa mandava una sostituta. Ora la cooperativa non viene pagata da mesi, e dunque la sottoscritta e altre due colleghe devono smazzarsi il turno in reception.

Il turno suddetto comporta diverse cose:

1. Ricevere innumerevoli telefonate di protesta, lamentela e simili;

2. Inseguire i colleghi dell’amministrazione che si negano al telefono, non rispondono, etc.

3. Sedare il pappagallo. Sì, il pappagallo è stato regalato a Mr. M. per il suo compleanno e una bella mattina ce lo siamo visto recapitare con tanto di gabbia e trespolo. Originariamente era stato messo nell’ufficio presidenziale, dove ha resistito circa una settimana. Poi visto che caga come un leone e urla come un’aquila è stato portato di sotto. Ha imparato a dire “pronto” e, cosa più inquietante, a ridere come un essere umano.

4. Smistare personaggi improbabili in giro per i vari uffici: quello che avanza del catrame e si propone per asfaltare gratis il vialetto, quello che deve prendere le misure per un trasloco ordinato non si sa da chi, quello che è stato mandato a questo indirizzo, ma non sa da chi e per fare cosa.

Inquietanti.

Il Delfino e gli Stipendi

“Allora bisogna pagare gli stipendi” disse il Grande Capitano d’Industria, detto anche Delfino di Francia, nonchè Resuscitatore del Morto, messo di fronte all’alternativa “pagare gli stipendi” vs “dichiarare bancarotta fraudolenta”.
Un vero lungimirante, niente da dire.

D’altronde le ipotesi plausibili erano già state tutte vagliate con attenzione, partendo da “diamo 1000 euro per ciascuno” (che è quasi il 100% del mio stipendio, quindi sarei anche stata d’accordo) al “paghiamo solo chi se lo merita”. Ma purtroppo le idee geniali sono naufragate miseramente davanti all’insormontabile problema dato dal fatto che tra “chi se lo merita” non sarebbero rientrati nemmeno con la fantasia Mr. M e Consorte.

Ma lasciate che vi spieghi di cosa si tratta: lavoro qui da gennaio, e ogni giorno mi meraviglio che la baracca sia ancora in piedi. Sono mesi che incombono controlli della Finanza, creditori che producono decreti ingiuntivi come piovesse, fornitori non pagati che minacciano di interrompere i servizi… Eppure siamo sempre qui. E fino ad agosto lo stipendio, non si sa come, era anche arrivato più o meno con regolarità. Ora non verrà nessuno ad accendere i riscaldamenti, ma poco male. Dopo tutto, tra le altre cose, vediamo stufette. Ci stringeremo e via. Quante storie, cosa volete che sia l’autunno/inverno in un capannone di lamiera nel milanese?

Attori ed interpreti (altri ovviamente seguiranno):
- Mr. M. : è il “capo della melonera”, colui che si è fatto da solo, ha creato l’azienda dal nulla e nel nulla la sta facendo tornare.
- La Consorte: una delle donne più rifatte del pianeta. Per avere uno splendido sorriso ha sacrificato una parte di un osso del cranio. Effetto collaterale: amnesia fotocopiale. Non riesce a ricordare come si fanno le fotocopie.
- Il Delfino di Francia, aka Grande Capitano d’Industria: è il fratello minore del nostro Mr. M., nonchè suo reggente mentre il principale è in Cina a rendersi ridicolo con i fornitori. Abbiamo già avuto modo di conoscerlo nel post di oggi, ma sono certa che ci riserverà nuove sorprese. Ha fatto il suo ingresso in azienda martedì, al grido di “Sono qui per resuscitare il morto”. *Applausi*.

giovedì 14 ottobre 2010

Traslochi improbabili e possibili

"Tranquilli! Il trasloco non si fa più!"

*Sospiri di sollievo*

*Pereppeppè pereppeppè*

"Pronto?"

"Ci sono i signori per le misure per il trasloco"

"Ma non era tutto bloccato?!"

"Eh sìììì, peròòòòò ci hanno chiesto un preventivooooo..."

"............"

Morale, due individui si sono aggirati per tutto il pomeriggio per gli uffici con il centimetro in mano.

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