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giovedì 23 maggio 2013

Che scandalo!

Ci sono giornate un po' più faticose di altre, è normale. 
Stamattina alle 11 c'era il corso di canto.
Che poi non è un corso di canto, lì ti dovrebbero insegnare a cantare... Qui invece ti porti il pupo e in gruppo con altre sfaccendate di vario genere si cantano un po' di canzoncine ai pupi. Loro si divertono, noi ci divertiamo, in gruppo ci sentiamo un po' meno cretine, la mattinata passa veloce e per finire io rimango sempre stonata come prima.
Tutto normale.

Dicevo, alle 11 ci doveva essere il corso. Esattamente dall'altra parte della città. Ci vado con i mezzi. Minimo minimo devo uscire un'ora prima. I tempi di preparazione con babybug sono lunghissimi, posto che 20/30 minuti se ne vanno solo per la sua colazione, poi va cambiato, lavato, vestito. E in tutto ciò io sono ancora in pigiama. Insomma, mi alzo. Al grido di "ODDIO COM'E' TARDI" afferro Babybug e lo allatto. 
"Amore di mamma, non cazzeggiare su, che è tardi".
Lo cambio/lavo/vesto etc. Poi lo piazzo nel box, mi lavo/vesto pure io. Non ho tempo per fare colazione, afferro un biscotto mentre accendo il cellulare.
*BIPBIP*
Ciao, volevo solo dirti che il corso oggi non c'è perchè la sala non è disponibile.
Ma porc.
E lo scopri ora che la sala non è disponibile?! 
MA SIAMO SERI?!

Ok. 
Di colpo sono in larghissimo anticipo. Ho appuntamento in centro con alcune colleghe alle 12.45... Sono solo le 10.
Faccio colazione con calma, finisco di prepararmi e poi esco con anticipo sufficiente a farmi una vasca per vetrine in corso Vittorio Emanuele.
Arrivo in centro, mi godo finalmente la bella giornata passeggiando al sole. Babybug dorme serafico nel passeggino.
No, un momento. Di colpo Babybug URLA.
Così: UUUUUUAAAAAAAAAAAAAAUAAAAAAAAAAAAUUUUUUAAAAAAAAAAHHHHH!
No problem. Mi serve solo un posto un po' appartato dove sedermi, così lo allatto e siamo a posto.
Un posto appartato. In corso Vittorio Emanuele.
Beh ok, fantastico, ecco lo spiazzo della Basilica di San Carlo, con le colonne. Percorro la piazza e mi siedo in fondo, accanto ad una colonna. Prendo un foulard e lo sistemo intorno a Babybug... Lui felice mangia. L'allarme è rientrato.
Finchè si apre il portone lì accanto, esce una signora col marito. Mi dà un'occhiata schifata, guarda il marito e gli dice "CHE SCANDALO! POVERI BAMBINI!". Poi, prima che io possa anche solo formulare una risposta, prende il marito sotto braccio e si allontanano veloci come il lampo.

Ecco, ho solo due cose da dire alla signora:
1. E' vero, avevo una tetta di fuori. Ma stavo allattando un neonato, non mostrandola ai passanti per adescarli.
2. La prego, si scandalizzi per cose più utili a questo strano paese: provi una sana indignazione quando va a votare, o quando accende la TV... E non quando per caso assiste ad una scena che di scandaloso, onestamente, non ha proprio nulla.

 P.S. Sei mesi, dico, SEI MESI di Babybug. UAU.

venerdì 17 maggio 2013

Tea and strollers

 


 "Mmmmh che buoni questi biscotti!"
"Mio figlio ha il culo rosso, aspetta che ti faccio vedere"
UEEEEEEH UEEEEEEEEEEEEEEH UEEEEEEEEEEEEH
"Ho perso il ciuccio"
"Dai amore della mamma, dormi un po'"
"Mamma mia, ma è la tua fotocopia sto bambino"
"Visto che il tuo nano dorme, prendi la mia, così io vado a fumare"
"UEEEEH UEEEEEEEEEH"
"Amore, la mamma non ha il ciuccio. Prendi la pera"
"Guarda, vedi com'è rosso?"
"Scusa, annusa un attimo, secondo te ha cagato?"
"Mi passi un muffin per favore?"
"No, nel brodo ci devi mettere patata, carota e zucchina. Poi le butti"
UEEEEEEEEEEH UEEEEEEEEEEH UEEEEEEEEEEEEH
"Toh, guarda, prova con questo ciuccio... Tanto il mio non lo prende"
PRRROOOOOT
"Noooo. Dai. Sei riuscito a sporcare anche i miei pantaloni. Fai la cacca perforante!"
"Ma la tua cicatrice com'è? E' rossa?"
"Mezza e mezza, guarda"
"Io volevo una femmina, ma i maschi dormono di più di notte"
"E col passeggino nuovo come ti trovi?"
"Che buone queste focaccine"
"No, i broccoli hanno un sapore un po' forte, potrebbero non piacere ai pupi"
"Il pannolino dove lo butto?"
"Dipende, è leggero o pesante?"
"Avete visto che ci sono i pampers in offerta al Billa?"

 




giovedì 9 maggio 2013

Il gatto che si morde la coda

"E' così bello tuo figlio che non so come tu possa resistere a fargli una festa di benvenuto in famiglia, invitando tutti"
"Scusa nonna, ma tra poco c'è il battesimo. E' quella la festa di benvenuto! Hai invitato tutti i tuoi nipoti e pronipoti piuttosto?!"
"Eh, ho sentito la Giuditta l'altro giorno e ho comunicato il giorno e l'ora... Però poi mi son fermata lì".
"In che senso scusa... Se comunichi giorno e ora, in linea di massima l'invito è terminato"
"Eh ma io non ho finito la frase"
"Cioè, la telefonata è stata: Pronto? Ciao, il battesimo di Babybug è il giorno X all'ora Y, alla chiesa Z. Click. TUTUTUTUTU?!"
"No, che sciocca! Però non ho finito la frase con l'invito"
"E perchè scusa, ti ho detto di fare gli inviti telefonici, visto che non ho intenzione di mandarli per posta"
"Eh no.".
"Vabbè, richiama e finisci l'invito allora".

La Regina Madre è TERRORIZZATA che facciamo brutta figura con il rinfresco che offriremo ai parenti ed amici dopo il battesimo. Il problema è che sicuramente, non avendo il minimo sense of humor, avrà preso alla lettera la mia frase "mettiamo lì quattro pizzette e via", così ora ha paura che se invita troppa gente le mie "quattro pizzette" non bastino.

Solo che finchè non so quanti siamo, non so quanta roba ordinare. E rischiamo di avere davvero quattro pizzette. 

E' il gatto che si morde la coda.

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