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lunedì 17 ottobre 2011

La critica dis-truttiva

Sabato a pranzo. Residenza della Regina Madre.

RM: "Oh Ladybug! Che belle queste crocchette di riso che hai preparato! Lo dico sempre a tua madre che le polpette le dovrebbe fare di questa forma!"
Mamma: "Perchè scusa, di che forma le faccio di solito?"
RM: "Beh, le tue polpette sembrano... Sembrano... PALLOTTOLE!".

Ebbene, è il momento che io faccia un accenno alle abitudini alimentari della Regina Madre. Prima di tutto RM non cucina. Al massimo lessa. Zucchine e pomodori. E si prepara la pastina in brodo: ma senza brodo, solo con l'acqua di cottura della pastina. La fa cuocere 20/25 minuti (quando il tempo di cottura è 3/5). Si fa sciogliere nel piatto due belle fette di burro, e ci versa sopra la pastina con l'acqua. Così il burro viene a galla in gustose chiazze di grasso. Una spolverata di parmigiano e buon appetito.

Naturalmente il risultato non è nemmeno lontanamente commestibile, per non dire completamente indigesto, quindi l'unico modo per dormire sonni tranquilli dopo una cena del genere è ingollare un bel bicchierozzo di acqua calda e fernet prima di andare a nanna. Cosa che la Regina Madre fa assolutamente tutte le sere.

In realtà lo scenario migliore per RM è quello in cui qualcun altro cucina, e lei è libera di criticare quello che viene messo in tavola. La premessa doverosa da fare è che, contrariamente a lei, mia madre cucina divinamente, e le piace anche farlo, per cui il pranzo della domenica di norma prevede una qualche leccornia appena preparata. Immaginate la scena: viene messo in tavola ad esempio lo spezzatino con le patate. Più magari una torta salata di verdure e una crostata per dessert. Lei inizia ad ispezionare con aria sospettosa tutto quello che le viene messo nel piatto. Fate conto con la stessa espressione che ha Grissom mentre analizza la scena del crimine. E intanto impugna la forchetta come un bisturi e punzecchia il cibo come se si aspettasse di avere qualcosa di vivo nel piatto, che potrebbe aggredirla da un momento all'altro. "E questo cos'è?"
"Patata lessa"
"Ah"
"Perchè, non va bene?"
"Mah, non so... Provo. Sai, la mia dentizione... Il mio intestino...".

Dopodichè sbafa tutto quello che ha nel piatto sempre lamentandosi della cottura, della forma, della consistenza e del colore di quello che sta mangiando, interrompendo la lamentela solo per chiedere il bis.

2 commenti:

  1. mia nonna uguale, sembra lei è impressionante!! grrrrrr l'altro giorno mio padre le aveva fatto un piatto di pasta senza sale, proprio per sentire che cosa avesse da ridire e lei "è salatissimo immangiabile" quando mio padre le ha fatto notare che no c'era nemmeno un grammo di sale lei "forse è il mio palato ma io lo sento salato" @_@!!!!!!
    smack!

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  2. Ah, i nonni... Il mio, al pranzo della domenica, esordiva con un "Ti devo raccontare una cosa che non ti ho mai raccontato" e, puntualmente, mi raccontava un episodio della sua giovinezza in cui si dimostrava figo e degno di rispetto, sempre con le stesse parole, gli stessi gesti, le stesse pause. Un po' mi manca.

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