Pagine

mercoledì 20 luglio 2011

Mani sudaticce, secchezza delle fauci e compulsciòpping

Ebbene sì, dopo solo un mese da stalker di annunci di lavoro e nessuna telefonata, finalmente stamattina la prima. Appuntamento venerdì ore 9.
Vi dico solo che l'annuncio era in inglese e quindi io ho mandato il curriculum in inglese. Poi la tipa al telefono mi ha detto che mi avrebbe mandato via mail la conferma dell'incontro. E ok. La mail diceva "mi mandi un cv aggiornato". Allora io l'ho mandato in italiano.
Avrò fatto bene? O lo voleva in inglese?
Come avrete intuito da queste poche righe sono già in sbattimento totale. Non so perchè, forse perchè è passato molto tempo dall'ultima volta che ho fatto un colloquio, e non sono sicura di ricordarmi come si fa. Poi, molto tempo... era dicembre, quindi manco troppo.

Infatti, primo problema: sono ferratissima sui colloqui invernali, ma come diavolo mi vesto ad un colloquio estivo?
In pausa pranzo ho fatto un salto al mercato in cerca di ispirazione, e me ne sono tornata con un vestitino che non avevo manco voglia di provare, e che probabilmente non metterei nemmeno per fare le pulizie in casa da sola. Sole io e la palla di polvere della Swiffer.

In compenso mi sono comprata un bellissimo portafoglio in saldo. Metti che mi chiedano un documento, non posso mica estrarre quello vecchio, verde acido e con su un gatto che gioca col gomitolo.
Poi la preoccupazione principale è: mica sarà tutto in inglese il colloquio?!
Perchè il fatto è questo: l'inglese lo parlo, lo scrivo, sono in grado di scriverci anche un contratto. Ma il colloquio è un'altra cosa. L'ultima volta mi hanno chiesto di parlare, in inglese, della mia giornata. La mia giornata? Beh, mi spiace, ma non ho una giornata standard da descrivere. Ecco, nel caso dirò così. Oppure, era settembre di nonsopiùcheanno, delle mie vacanze. Capiamoci, il problema non è l'inglese. Il problema è proprio l'argomento. Non so voi, ma io davanti ai pensierini delle elementari andavo già in crisi.
Una volta alle elementari un tema titolava così: "Stamattina sono uscito di casa e ho visto....".
E che devo aver visto, con gli occhi impastati di sonno sono salita in macchina e poi la mamma mi ha scaricato a scuola. Fine. Al massimo posso aver visto qualche str... Ehm, automobilista creativo.
Ditemi come si fa a fare un tema su una roba del genere.
Io poi già improvviso male in italiano, figuriamoci in inglese.

Ciò detto, ovviamente venerdì c'è sciopero dei mezzi, e in macchina rischio di metterci anche un'ora. Non so cosa mettermi. Mi sudano già le mani, bevo come un cammello (forse sarà per compensare il dispendio idrico delle mani) e sono nel tunnel dello sciòpping compulsivo.
Ricapitoliamo insieme le cose da fare e non fare ad un colloquio, così magari mi calmo. Se dimentico qualcosa ditemelo:
1. segnare il nome della persona con cui si ha appuntamento per evitare situazioni imbarazzanti: mi è capitato di avere appuntamento con la signora Rossi e di chiamarla Rospi (nomi inventati, ma la differenza era più o meno la stessa), ignoro se poi la receptionist abbia fatto la spia. O forse l'aveva sempre chiamata così anche lei e non si è nemmeno accorta della gaffe.
2. puntualità e aplomb durante l'attesa: è bene evitare di arrivare arruffati e scomposti e di passare l'attesa a mangiarsi le unghie fino ai gomiti. Bisogna dimostrare una stoica calma e sicurezza di sè, anche se apparentemente nessuno ti guarda;
3. come evitare le mani sudaticce ancora non l'ho scoperto, quindi me le tengo così. Immagino che i selezionatori ci siano abituati; che dite, compro un vagone di amuchina-igienizzante-mani? Nella pubblicità è tutto meraviglioso!
4. bisogna tenere un tono di voce non troppo alto ma nemmeno troppo basso, mostrarsi estremamente interessati ma non dare nemmeno l'idea di venire via con due lire, o di essere ai limiti della disperazione. Una sana via di mezzo, del tipo "Mh, ok, mi piacerebbe molto ma anche no. Cioè sì. Cioè mh.";
5. le famose domande sul futuro, figli e famiglia, ancora non mi sono mai state fatte, ma visto che ho svoltato i 30 immagino che prima o poi inizieranno. Devo rispondere che sono allergica ai bambini e che gli amici mi chiamano Crudelia? Beh, in effetti non sarebbe nemmeno una bugia.
6. se, anzi, quando chiedono di parlare di noi, non partiamo dall'asilo e non dilunghiamoci troppo. In caso invece di domanda sui propri difetti, meglio non nominare sociopatia, isterismo e nevrosi varie. No, nemmeno nei pregi.
7. non dare MAI segni di insofferenza o di nervosismo. I selezionatori sono come delle belve feroci: se dai segni di paura ti attaccano alla giugulare;
8. prepararsi prima delle domande intelligenti da fare quando chiederanno "ha domande?", se non ne abbiamo diremo "no, è stato molto esaustivo";
9. non mettetersi a piangere. MAI. Sì, a me una volta è quasi successo. "Quasi" perchè ovviamente ho fatto di tutto per trattenermi, ma è stato un colloquio veramente tremendo. Mettiamola così: ero giovane.
10. Al momento di alzarci non fiondiamoci fuori dalla porta, ma aspettiamo che l'interlocutore ci accompagni e salutiamo con sorriso 89 denti e paresi facciale che nel frattempo ci è venuta.

Ah, spegnere il cellulare ed evitare di presentarsi con addosso macchie di Philadelphia milka.

7 commenti:

  1. ahahah dai che sei in gamba se parli come scrivi farai sicuramente un'ottima impressione. Io suggerire un tailleur,magari sotto la giacca metti una canotta così finchè arrivi stai fresca e poi indossi la giacca!
    Come non ti hanno fatto il domandone??? io ne avevo 29 la prima volta che me lo hanno chiesto, OVVIAMENTE ho risposto per il momento penso solo a me stessa @_@ aajajajja!
    in bocca a lupo!

    RispondiElimina
  2. I colloqui sono sempre una tragedia ma per la prima volta a pensarci mi è venuto da ridere!!!!!
    Forse focalizzarsi sul portafogli è un po'eccessivo ma si, i dettagli fanno la differenza!!!!
    io quando aggiorno il cv cambio la data!!!
    Ma se ci mettessimo a fare le promoter philadelphia?

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Se vedi che sono interessati, chiedigli il tipo di cotratto e quanto si guadagna. Chi è troppo disinteressato rispetto a questi aspetti di solito fa la figura del pollastro. Sui figli poi, cosa possono chiederti? C'è chi li vuole e non arrivano. E poi quelli che gli arrivano e basta.

    RispondiElimina
  5. I terribili selezionatori fanno molta attenzione alla stretta di mano... quindi stringi, così pensano che hai carattere!! (ecco, magari non come me, che stringo sempre come uno scaricatore di porto e fisso negli occhi come una psicopatica! ;-) )
    Comunque... se ti va leggi questo mio articolo... ti ho citata!!
    http://www.gli-esperti.it/article-297686-quando-il-matrimonio-entra-nei-blog.html

    RispondiElimina
  6. I colloqui di lavoro.. ne ho esperienza anche io!! Interessante, veritiero e divertente il tuo post, ciao

    RispondiElimina
  7. @Marianna: Hahah, non so perchè non me l'abbiano mai chiesto. Forse essendo una Legale temono una denuncia per discriminazione!

    @Secondobinario: Il problema è che rischierei di mangiarmi io tutte le scorte! :D

    @Gae: Eh lo so, però a quanto pare sono domande, quelle sui bambini, che vengono fatte spesso.

    @ImperfectWife: carino il tuo articolo! Sono lusingata della nomina. (E i grandi magazzini da sposa avrebbero molto successo secondo me! :P)

    @Rita: Dopo un po' ci si fa l'abitudine e si diventa più bravi a schivare le domande trabocchetto!

    RispondiElimina

Dimmi cosa ne pensi!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...