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lunedì 4 luglio 2011

Giardinaggio for dummies

Visto che sono molto orgogliosa del mio balcone e visto che ormai, nonostante il tentato ma non riuscito timoriganocidio, le mie piante si sono abituate alla mia presenza e viceversa, ho pensato di condividere con voi e con qualche altro sventurato che passasse di qui per caso qualche dritta per avere un balcone verde. Curcuma compresa (ok, forse).
La doverosa premessa è che le piante comunque necessitano attenzione e cure costanti, al livello di un qualsiasi animale domestico, e allo stesso modo (più o meno) sono in grado di farsi capire (quasi tutte), con la differenza che non vengono ad avvisarvi quando hanno sete o vanno rinvasate, quindi dovete essere voi a fare attenzione ai loro segnali. 
Non sono qui a raccontarvi che potete anche dimenticarvele in un angolo e andarà tutto benissimo lo stesso, anzi, se non avete voglia di starci dietro lasciate perdere da subito oppure ripiegate su piante finte e/o grasse. Sulle piante grasse però non posso essere di alcun aiuto, perchè io le ammazzo regolarmente. E' più forte di me, devo annaffiarle anche se loro non vogliono.

Quindi, tornando a noi, per le volenterose del balcone verde che non sanno da che parte iniziare ecco qua un veloce prontuario:

1. La scelta: scegliete le piante in base al vostro gusto, ma fate attenzione che siano adatte a soggiornare sul clima del vostro balcone/terrazzo/giardino: se avete sole tutto il giorno, ad esempio, dovrete evitare le ortensie o le felci, che dopo due minuti al sole diretto si afflosciano come palloni sgonfi. Viceversa, se avete molta ombra lasciate perdere le piante che hanno bisogno di sole "pieno". In linea di massima comunque trovate tutte le indicazioni necessarie sui cartellini, e vale il principio generale "Se campa, bene. Se no amen".
Tenete presente anche che non c'è bisogno di spendere necessariamente un patrimonio: ho avuto soddisfazioni impreviste da piantine del supermercato da 2 a 4 euro.

2. I nomi: non buttate via il cartellino con il nome della pianta, vi potrebbe servire nelle seguenti occasioni:
a) vengono amici in visita: "oh, ma che bella questa pianta! Come hai detto che si chiama??"
b) non ricordate più se ama sole/ombra/penombra, varie ed eventuali: google ve lo dice, ma dovete dirgli prima come si chiama;
c) si ammala: andate al vivaio/consorzio agrario o simili e dite "Buongiorno, la mia... Ehm...Sì, quella pianta, ha presente, con quei fiori di quel colore strano, rosa/arancio/tendente al rosso... (a questo punto la signora in coda dietro di voi inizia a far fumo dalle orecchie) Ma sì, quella con quelle foglie verdi allungate-ma-non-troppo che ho preso qui a maggio... No, forse era aprile.... (e qui la signora inizia a sputare fuoco) Ecco, ha degli insetti/foglie gialle, forse muffe... (e qui la signora di cui sopra diventa verde)". Già è difficile identificare il malanno, almeno andate sul sicuro sul nome.

3. Il rinvaso: di solito i nuovi acquisti hanno micro-vasi in cui stanno piuttosto costretti. Ve ne accorgete dalle radici che fuoriescono dai fori sotto al vaso o che affiorano in superficie. Allora prendete un vaso leggermente più grande (mi raccomando, sempre con i buchi sotto), bastano un paio di centimetri di diametro in più, e procedete con il rinvaso. Il terriccio universale va benissimo, senza stare ad impazzire su quelli specifici. I giardinieri esperti consigliano di mettere alla base uno strato di argilla, per drenare il terreno. Io non l'ho mai fatto e vado benissimo lo stesso.
Evitate di prendere vasi molto più grandi del precedente, perchè altrimenti la pianta svilupperà un sacco di radici a discapito della parte verde, e siate delicati. Se le radici sono molto fitte cercate di "scioglierle" con le mani e sappiate che la pianta è comunque a rischio soffocamento: se le radici sono troppo fitte e aggrovigliate, anche una volta rinvasata non è detto che riuscirà ad attecchire nel nuovo terriccio. Incrociate le dita, improvvisate una benedizione con l'acqua santa e tentate lo stesso.

4. Annaffiatura: tenete presente che mediamente è più facile uccidere una pianta annegandola d'acqua piuttosto che lasciandola a secco qualche giorno, quindi aspettate sempre che la terra sia asciutta prima di annaffiare di nuovo. I soliti giardinieri esperti consigliano anche di svuotare i sottovasi dall'acqua stagnante (sia per evitare che la pianta marcisca, sia per evitare le zanzare). Io lo faccio quasi sempre.
Occhio ai messaggi non verbali: se una pianta ha sete si affloscia, esattamente la stessa cosa che fa se le avete dato troppa acqua. Quindi, se vi capita, fatevi un esame di coscienza e regolatevi di conseguenza.

5. Concimazione: di solito sui prodotti o sulle etichette delle piante si legge che vanno concimate, soprattutto durante la stagione primaverile-estiva, con una frequenza che va dalla volta a settimana alla volta al mese. A me sembra un po' eccessivo, oltre che inquinante e dispendioso. Considerate che più o meno una volta all'anno un rinvaso si fa, se la pianta cresce bene, e già in quell'occasione con il terriccio nuovo fornite il ricambio di nutrienti necessario. Io ho concimato una volta a inizio primavera (con un concime in polvere a base di guano 100% naturale, stavo morendo soffocata dalla puzza) e basta. La verità è che non mi sono ancora ripresa. Consiglio: se le piante sono in casa cercatene uno inodore, o sarete costretti a trasferirvi altrove per qualche giorno. Se invece sono all'aperto non sceglietene uno in polvere, e se lo fate, prima di darlo aspettate che cali il vento. Vi lascio immaginare il perchè.

6. Potatura e cimatura: le piante fiorite sono contente se dopo la fioritura tagliate il fiore. Così contente che poi c'è possibilità che ve lo rifacciano. Prendete nota. Sulla potatura non mi sbilancio, fate riferimento al saggio google in base alla singola pianta. Rimane però la regola d'oro valida per tutte: se un rametto si spezza, è giallo, rinsecchito, accartocciato, si taglia e si butta. Prima di tutto, se è malato limitate la possibilità che il contagio si propaghi; secondo, l'estetica d'insieme migliora moltissimo. Stesso discorso per le foglie secche.

In generale se non è autunno e la pianta ingiallisce e perde le foglie dovete preoccuparvi. Ma questo sarà più approfonditamente oggetto di un futuro post.

[To be continued...]

6 commenti:

  1. Ma che brava...io da 3 giorni ho una pianta in un ufficio e già mi sta abbandonando....

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  2. Ciao cara. Ho visto che hai dovuto "ri-seguirmi" dopo il mio cambio di indirizzo. Potresti perfavore farmi sapere se adesso ricevi regolarmente gli aggiornamenti del mio blog? Sto avendo problemi a tal proposito, causa cambio di indirizzo... :(
    Grazie!

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  3. Ciao Alamuna,
    No, purtroppo ancora non riesco a ricevere i tuoi aggiornamenti. E' come se il blog nuovo reindirizzasse al vecchio anzichè il contrario!

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  4. Ussignurr, io volevo mettere tante belle piante e fiori sul mio balcone, per dargli un po' di vita, ma... leggendoti ora mi accorgo di essere proprio totalmente negata!! O_O

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  5. Hahah Pri! Ma no, ti assicuro che se ce l'ho fatta io si può fare. :D

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  6. ahaha ECCO ho appena piantato del basilico e del prezzemolo gentilmente offerto da mio padre... le piantine sono spuntate ma staremo a vedere! Per il resto non c'è speranza che possa diventare così brava un giorno! :(

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