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venerdì 7 febbraio 2014

Due universi paralleli una sera in soggiorno

Ieri sera, ore 20.00, casa Bugs.
La sottoscritta in comodo abbigliamento domestico, ovvero pantaloni con disegnati gatti e maglia oversize fuxia, pantofole rosa. Struccata.
Babybug a tavola, in pigiama e giga bavaglino, alle prese con forchetta e polpettine di trota: un po' con la posata, un po' con le mani, un po' tra i capelli, un po' (molto) sul pavimento.
Suona il citofono.
Penso "Sarà Lordbug che non mi ha avvisato all'uscita dall'ufficio ed è già qui?!".
Vado al videocitofono, che mi regala il volto in bianco e nero della Strappona: l'amica ed ex collega di Lordbug single, ultramondana e super griffata, ma solo Armani. Fate conto che alla nascita di Babybug è venuta in ospedale con un biberon di Armani.
Mai usato, che io mi vergogno.
In un attimo mi passa la vita davanti, compreso quel momento di un punto imprecisato della scorsa settimana in cui Lordbug deve avermi detto che sarebbe passata a portare dei doni.
Ma non doveva passare alle 21? Mica si fermerà a cena!!! Cosa le do, mezza polpetta masticata da Babybug? Panico.
Sono tentata di buttarmi nella cabina armadio al buio, nella speranza che qualcosa che non sia unto o fuxia mi rimanga attaccato addosso, ma Babybug sta cenando e non posso mollarlo solo sul seggiolone, visto che ha imparato a liberarsi e a buttarsi di sotto. In più non c'è tempo, sta salendo.
Tento col teletrasporto. Sia quello dei vestiti addosso a me, sia quello della Strappona in un luogo lontano.
Non funziona.
Arriva alla porta.
Apro la porta e mi trovo davanti un sacchettone gigante con scritto GIORGIO ARMANI, con dietro un pacchetto più piccolo ma sempre gigante, rosso, anonimo, e ancora più dietro lei. La Strappona del nostro cuore.
Baci, abbracci e saluti di rito. Babybug fa chiaramente capire di non avere più fame, rovesciando il piatto e tutto il suo contenuto di polpetta sul tavolo e iniziando a piangere protendendo le manine unte verso di me. Lo prendo e lo porto a lavare le palanchette da fabbro, mollando la povera strappona in mezzo al soggiorno, ancora con su il cappotto:
Nono ma non mi fermo, tranquilla!

Sgrassato Babybug torniamo da lei: aiuto Babybug ad aprire il pacco rosso, che poi era il suo regalo di Natale, una scatola di costruzioni tipo duplo. Molto apprezzate dal diretto interessato.
Poi, con Babybug attaccato ad una gamba, mi appresto all'altro giga sacchettone griffato, contenente questa volta il regalo di nozze per me e Lordbug: un enorme borsone nero tutto intarsiato di loghi di Armani. Per il viaggio di nozze.
Abbozzo, ringrazio sentitamente, bacio abbraccio e saluto.
E mi dispiaccio pure, perchè le sarà costato una cifra ed io non riesco ad apprezzarlo nemmeno un po', perchè in viaggio di nozze col pupo al seguito non ci sarà nulla di nulla che sia privo di ruote, perchè è nero... E il nero mi deprime, e perchè è tutto ricoperto di loghi di Armani, e a me le cose così smaccatamente griffate mettono sempre un po' a disagio.

D'altronde scommetto che lei sarà scappata a gambe levate apprezzando ancora di più la sua casa senza avanzi di cibo appiccicati al pavimento, le sue camicie griffate prive di manatine unte e sbavacchiate e smoccolate sulla spalla sinistra, l'ordine ed il silenzio.

O forse no?

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