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giovedì 4 aprile 2013

La, permalosa, mamma di un maschio

Ho letto di recente la "Lettera alla mamma di un maschio", forse vi ci sarete imbattuti anche voi... Ovviamente l'ho letta con interesse. Tra l'altro caso vuole che porti la data del giorno della nascita di Babybug. 
Il problema è che mi ha irritato.
Razionalmente non ho capito subito il perchè, visto che è una bellissima lettera e che condivido praticamente tutto quello che c'è scritto. In effetti vorrei proprio insegnare a mio figlio ad ascoltare il suo lato femminile, anzi, è il lato maschile al limite che mi preoccupa... Che quando gli uomini si fanno un po' prendere dal branco e vengono obnubilati dal testosterone non è mai bello.

Sta di fatto che mi ha irritato molto. E allora mi sono chiesta perchè, e sono un po' di giorni che ci penso. Anzi, a dire il vero non pensavo di pensarci, pensavo di essermene dimenticata. Poi stamattina mentre allattavo Babybug mi è tornata alla mente la lettera, e in qualche modo mi son girate le balle. E a questo punto mi sono chiesta perchè. 
Onesta?
Perchè già detesto che mi si dica come devo crescere mio figlio.
Perchè poi? Perchè tua figlia un domani potrebbe incontrarlo e magari potrebbe aver bisogno di aiuto a caricare la lavastoviglie.
Ecco. 
Mio figlio caricherà egregiamente la lavastoviglie. Probabilmente riuscirà a riempirla e svuotarla una decina di volte nel solo tempo in cui tua figlia si preparerà per uscire.
Se mi impegno un attimo, nello stesso tempo farà anche un paio di bucati e probabilmente riparerà anche il lavandino che gocciola; se invece tu non ti impegni ci facciamo anche stare una rapida tinteggiatura delle pareti.

A parte gli scherzi...
Mio figlio crescerà nel rispetto delle donne, perchè i bambini imparano per emulazione. Ma il rispetto va anche meritato.
Ma la parte che mi ha irritato di più è stata l'ultima: obbligalo a staccarsi da te.
Ecco, qui non sono proprio d'accordo. Non sul fatto che prima o poi debba staccarsi da me, ovvio. Ci mancherebbe. Ma sull'obbligarlo no.
Vorrei insegnargli ad essere indipendente. Questo soprattutto. Diventerà un uomo indipendente, da me e da chiunque altro, ma lo farà perchè gli insegnerò a camminare da solo, a pensare con la sua testa, ad essere fedele a se stesso... Ma non lo obbligherò a fare nulla, tantomeno a staccarsi da me.
Il massimo che posso fare è accettare che questo accada, e ad un certo punto probabilmente anche augurarmelo.
Il che tutto sommato è già parecchio. 
No?

6 commenti:

  1. Ciao! Capito a fagiolo, come si suol dire, perchè giusto ieri ho scoperto di aspettare un maschio. Mi viene quindi da pensare, in quanto donna, a che tipo di uomo voglio crescere e qui mi viene facile: fortunatamente ho mio marito come esempio. Le mamme da sole non possono fare molto se non c'è un padre come esempio che conferma quanto dice la mamma. E sono d'accordo sul "non obbligarlo": se devo obbligare, invece che accompagnare una scelta, forse tanto bene non ho fatto

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  2. NO, non avevo letto questa lettera e sono anche contenta di non averlo fatto. Detesto la gente che generalizza e quindi banalizza gli argomenti. Ogni cosa va presa a sè e va contestualizzata ed analizzata. Un maschio non è necessariamente uno che non sa capire le donne, magari sono le donne che non si fanno capire.. Vabbè lasciamo stare e facciamo fare il lavoro a chi lo sa fare invece di scrivere baggianate sui giornali!
    Un bacione Mammabug! smack

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  3. Non avevo letto quella lettera e dopo aver letto il tuo post nemmeno l'andrò a sbirciare. Non mi interessa proprio!
    Mio figlio (6anni) è molto gentile e mi fa sempre, sempre, omaggi floreali ovunque ne possa trovare!!!...La mattina, dopo la colazione, si ritira tutte le sue cose mettendole nel lavandino e riempendole con l'acqua (tazza e/o bicchiere con annesso cucchiaino).E'ancora acerbo sul riordinare la cameretta ...ma ci sto lavorando....Allontanarlo da me, obbligandolo? Mai e poi mai....con quale coraggio potrei?Tutto dev'essere naturale...
    E comunque tutte le cose che insegno a lui le insegno alla sorella...Uguale!!!

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  4. Credo che l'autonomia sia qualcosa di diverso dall'indipendenza. Che poi non è che staccando forzosamente una bimbo da sé questo porti necessariamente ad essere indipendenti. Potrebbe, al contrario, soffrirne, aver bisogno di colmare i vuoti.
    Non credo ci sia una ricetta, ecco. Credo serva molta coerenza e, soprattutto, tanto aiuto da parte di tutti.

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  5. Brivido è un uomo meraviglioso che ama e rispetta le donne.
    sua madre è una donna assurda che non si è particolarmente fatta ben volere.
    non sa fare NIENTE in casa, ma proprio NIENTE/NIENTE/NIENTE.

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