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giovedì 28 novembre 2013

Una giornata stressante

Sono qui da pochi giorni e sto giusto iniziando ad ambientarmi. Il posto è carino, luminoso, di solito abbastanza tranquillo, anche se ogni tanto si sentono strani rumori in lontananza che non riesco bene ad identificare.

Ci sono delle ragazze molto carine che si prendono cura di me, mi danno da mangiare e mi cambiano l'acqua. Quindi non mi manca proprio nulla.

Oggi però è successa una cosa strana: prima del solito giro di lavaggio e pappa Isa, una delle ragazze carine, ha preso la mia boccia e l'ha messa sul pavimento, in mezzo ad una stanza enooooorme e tutta colorata. Io mi sono un po' agitato, non mi piacciono molto queste novità. Anche perchè appena appoggiato in terra sono stato circondato da dei buffi esseri, giganti rispetto a me, ma minuscoli rispetto a Isa. Si sono avvicinati in modo strano, chi strisciando, chi a quattro zampe, nessuno con le pinne ma per forza, là fuori non c'è acqua! E poi si sono fermati a guardarmi: 10 grandi occhi di vari colori che mi fissavano spalancati.
Non potete capire l'ansia.
Mi è anche passata la fame. Ed io ho seeeeeeempre fame, quindi significa che ero molto preoccupato.
Ad un certo punto uno di questi esserini dagli occhioni azzurri ha avvicinato pericolosamente la mano alla mia boccia. VOLEVA PRENDERMI! E ANCHE MANGIARMI SCOMMETTO, CON QUELLO SGUARDO ASSASSINO!!!
Per fortuna Isa è intervenuta in mio soccorso e l'ha fermato.
Ma non vi dico il panico che mi è preso! Dove potevo nascondermi?! Non ho nemmeno un'alga, o un forziere dei pirati in cui infilarmi... NULLA!

Poi Isa ha preso la mia boccia e mi ha portato in bagno. La chiamano così, ma per me è la stanza del lavaggio della boccia. Ero preoccupato che quell'esserino di prima approfittasse del travaso per aggredirmi, ma per fortuna io ero così in alto rispetto a lui che era impossibile che mi raggiungesse!

Alla fine sono stato rimesso al mio posto, nel mio angolino tranquillo, e ho potuto riprendermi con calma dallo shock.
MA CHE GIORNATA!!!
Sono andato a dormire prestissimo per riprendermi!

Ps. L'attività al nido di Babybug ieri prevedeva "cura del pesce rosso". 

venerdì 22 novembre 2013

Il nido che fa per me

Babybug va al nido.
Con buona pace degli elargitori di una serie di commenti non richiesti sul fatto che un bimbo così piccolo dovrebbe stare a casa con la mamma, che così è esposto ai microbi e si ammalerà di più, che avrà gravissime turbe psichiche dovute al distacco, ecc. Ma soprattutto dei "IO sono una MAMMA A TEMPO PIENO e sono felicissima".
Perchè, scusa, io non sono più mamma mentre il nanetto è al nido? Sono mamma part-time? 

Comunque, la struttura è stata scelta dopo attenta ed accurata selezione di tutti i nidi della zona, e posso senza tema di smentite dire che è il nido più fico del circondario.
Al di là del programma educativo, stimolazione delle intelligenze, attività mirate e tutte queste cose bellissime, il mio nido ha una APP, consultabile da cellulare (non dal mio, che è una sega, ma ci siamo capiti...) e dal WEB che viene aggiornata dalle educatrici e mi comunica merende e pranzo del pupo (quanto e cosa ha mangiato), che attività ha svolto, se e quanta cacca ha prodotto, con pure commenti sull'aspetto (sapete che i genitori a questo tengono moltissimo). 
Spesso, ma non tutti i giorni, ci sono anche foto dei bambini che svolgono le loro attività.

Non vi dico dall'ufficio ogni quanto lo controllo per vedere se ci sono aggiornamenti, altrimenti mi prendete per pazza. Anche perchè so benissimo che prima delle 14 difficilmente c'è scritto qualcosa.

Oggi Babybug è a casa con Lordbug, che l'ha portato a fare l'ultimo richiamo della vaccinazione esavalente: dunque niente nido. 
Quindi io SO che è con Lordbug.
Allora perchè ho compulsivamente controllato la scheda di oggi sul sito?

Ma soprattutto, perchè dopo avermi informato a mezzo disclaimer che la presenza di Babybug oggi non è stata registrata, il sistema mi informa che a merenda ha mangiato tutta la pera, ha fatto manipolazione con pasta di sale, ha fatto il sonnellino pomeridiano e poi anche merenda con la macedonia?

Loro sanno che sono una squilibrata.

Ps. Nessun Babybug è stato maltrattato per la stesura di questo post.

lunedì 18 novembre 2013

Ma la ggente una mattonata sulla lingua prima di parlare no eh?

Penso di essere decisamente troppo gentile ed educata per stare bene al mondo.
Sono arrivata a questa conclusione sabato sera, quando la cameriera del ristorante in cui mi trovavo con Lordbug e qualche amico ha insinuato che la mia panza fosse abitata da un, evidentemente manco troppo piccolo, inquilino.
"Ma come, non finisce il gigapiatto di gnocchi?!"
"Eh no, buonissimi ma non ce la faccio"
"Beh, ma mi sa che deve anche mangiare per due..." Fa la stronza ammiccando verso la mia panza.
No. Non devo mangiare per due. Grazie.

Ora, evidentemente è un problema che mi pongo solo io. Di sabato porto Babybug ad un playgroup (lo scrivo in inglese non perchè me la tiri, ma perchè il playgroup si svolge in inglese, quindi è inutile dirvi "gruppo gioco in inglese", lo chiamo playgroup e bon) e c'è una tizia con bimba duenne e megapanza della serie "sto per partorire qui, 3, 2, 1, via!". Ecco, io a sta tizia mi faccio lo scrupolo di chiedere se il pupo è maschio o femmina, o quanto manca al grande giorno, perchè vivo nel terrore che mi dica "no ma non sono mica incinta!".
E, ve lo giuro, è IMPOSSIBILE. Perchè se non è incinta lei Sebastian è un gatto senza turbe psichiche.
Quindi ogni volta mi stupisco della scioltezza della gente a commentarmi la pancia perchè:
1. Non sta per esplodere;
2. Se io sono incinta la tizia che mi ha fatto il commento aspetta almeno due gemelli.
Mi viene un sospetto: se fossi grassa nessuno penserebbe che sia incinta, sarei grassa e basta. Invece sono normale/magra, con un po' di panzetta, e quindi viene naturale evidentemente pensare che non sia colpa mia, ma di un inquilino che mi cresce in panza.
None.
E' proprio colpa mia.

Ma non me la sono mica presa eh, però in quel ristorante non ci torno più.
Gnègnègnè.

giovedì 14 novembre 2013

Ho di nuovo 14 anni. Grazie Mika, grazie.

Mika mi è sempre piaciuto, ma dalla sua comparsa a X-factor quest'anno sono praticamente tornata all'adolescenza.
Ma nemmeno, perchè durante l'adolescenza a me dei cantanti non me ne poteva fregà de meno. All'epoca spopolavano i Take that, tutte le mie amiche impazzivano: poster, concerti, cd, foto ritagliate dalle riviste tipo Cioè... Io no. Niente. Nada. Oltretutto non sono stati granchè i miei 14 anni, non è che venga proprio voglia di tornare indietro. Anzi.

E poi c'è un'altra cosa adolescenziale che mi sta capitando.
No, a parte i brufoli, un'altra ancora. 
Ho ritrovato un'amica che avevo perduto. Era stata una mia scelta eh, nulla di subìto per decisioni altrui o per circostanze... L'avevo proprio deciso io, per varie ragioni.
In ogni caso in questi giorni ci stiamo ritrovando, ed entrambe stiamo vivendo questa cosa come una specie di ritorno all'adolescenza. Tipo che ci emozioniamo quando ci telefoniamo che manco col primo fidanzatino mille anni fa. Ovviamente anche lei impazzisce per Mika. Quindi nascono conversazioni su whatsapp, da perfette adolescenti attaccate al cellulare, su quanto lui sia carino, simpatico, divertente etc.
Due perfette rincoglionite.
Non fossimo pure madri di famiglia andrebbe tutto bene.

Comunque, tornando a Mika, a parte la voce che comunque è notevole, non trovate che sia proprio bellino? Ma che dico, bellino, è meraviglioso! E so che la popolazione femminile, e forse anche parte di quella maschile, è d'accordo con me visto che durante la diretta di X-Factor mi si riempie Facebook di notifiche ad altissimo contenuto di estrogeni. 
Anche perchè non si limita a cantare, anzi quello ovviamente dato il ruolo non lo fa quasi mai, ma parla! Ed è carino, simpatico, parla un italiano meraviglioso, molto più corretto di molti italiani che conosco oltre che della Ventura che, giudice come lui, non tira fuori un congiuntivo manco a supplicarla in ginocchio. E poi vogliamo parlare dell'accento? O se preferite possiamo soffermarci sul sorriso... Vabbè, ci siamo capiti va.

In ogni caso io ho avvisato Lordbug: se Mika citofona, io vado. 
Ciao ciao.
Poi mi è venuto un dubbio: mi sa che se citofonasse, più probabilmente sarebbe per lui, e non per me.

Sigh.




mercoledì 13 novembre 2013

Tutti in gita Forrester-scolastica

Dovete sapere che la Forrester ci tiene al livello culturale dei suoi sottoposti. 
Eh sì. 
Tant'è vero che, proprio in questo periodo c'è in corso una mostra in centro a Milano, e nelle scorse settimane è arrivata la comunicazione dall'ufficio del personale che chi fosse interessato poteva partecipare a due giri guidati della mostra: uno stamattina e l'altro domani pomeriggio.

In realtà io non avevo neppure intenzione di partecipare, visto che già faccio orario ridotto per l'allattamento mi pareva brutto farmi pure il giro turistico, oltre al fatto che, come è ormai arcinoto, mi pesa il culo.
Poi ho scoperto che eravamo caldamente invitati a partecipare, e voi tutti che lavorate in azienda sapete cosa significa caldamente. Così stamattina col primo giro di gita scolastica Forrester sono andata anche io a vedere la mostra.

Stiamo parlando di installazioni di arte contemporanea.
All'ingresso un gigante simil-iceberg sintetico, con buchi e fessure all'interno dei quali stanno sdraiati alcuni cantanti che a turno gorgheggiano frasi scelte dagli artisti, ovviamente, tra quelle "note" di leader politici della storia, da Mao a Saddam.
Poi si sale una scala, passando accanto ad un tizio che suona con la tromba note composte dagli artisti di cui mi è sfuggito il senso: la guida ce lo stava dicendo ma la tromba copriva un po' le sue parole. 

Poi nella prima sala: un pianoforte col buco. Tipo mentos.
Il buco con il piano intorno.
Il pianista arriva, vestito più da muratore che da pianista, ma poi si capisce perchè, e si infila nel piano da sotto. Esce col busto dal buco centrale e praticamente suona il piano dall'interno. Il piano è anche dotato di ruote, quindi il pianista se lo porta a spasso per la sala (ecco giustificato l'abbigliamento "sportivo") suonando l'Inno alla Gioia. Naturalmente il buco comporta che i tasti centrali del piano non possano suonare, anche se vengono comunque premuti ritmicamente, e la posizione permette di suonare il piano anche pizzicando le corde dall'interno e non solo premendo i tasti. Una cosa molto particolare, che secondo me da sola vale tutta la mostra... Infatti se non ho capito male è l'unica delle installazioni che vive di vita propria anche al MOMA.
Comunque, indovinate chi ha rischiato di essere investita dal pianista semovente?

Del resto della mostra onestamente non sentivo la mancanza:
Video di un tizio che se ne va a spasso in moto con tromba nella marmitta, che fa sì che la moto strombetti in giro.
Tizi che si tengono a braccetto e fanno una coreografia che dovrebbe farli assomigliare ad una porta girevole, tipo quelle degli alberghi.
Video, questo a mio avviso il migliore di tutti, con tipa grandeespertadistrumentimusicalipreistorici che suona un piffero fatto con l'osso di un grifone. Suona... Beh, ci soffia dentro via. Ma la cosa tremenda è che così facendo pretenderebbe di mettersi in comunicazione con un grifone che se ne sta lì sul tavolino accanto a lei con aria depressa. Il tutto corredato di primi piani dell'occhio della tipa e di quello del grifone.
Un po' come se una specie aliena cercasse di comunicare con un essere umano soffiando dentro una tibia fossile. Penso che pure l'essere umano si intristirebbe un pochino.

Poi il superinquietante video successivo: l'uomo con la voce più bassa del mondo canta (abbiamo le prove che canti dall'ecografia alle corde vocali, visto che il suono non è udibile se non sotto forma di suono gutturale) al museo di storia naturale di Parigi, rivolto agli animali imbalsamati.
Insomma, cerca di comunicare, tipo seduta spiritica, con bestie morte.
Ma anche no.

Altro video di maiale su girarrosto, con girarrosto azionato da un'automobile: acceleri e il porco gira più veloce. Che spasso.

Lo so, sono una buzzurra ignorante che di arte contemporanea non capisce una mazza.

Amen.

martedì 12 novembre 2013

La sposa del terzo millennio

Sono anni che sento spose descrivere i loro matrimoni, i loro abiti, il numero degli invitati, lo stile scelto etc. come SEMPLICE.
NO MA SARA' UNA COSA SEMPLICE EH.
Poi vai e ti trovi minimo 250 invitati, la cattedrale addobbata a festa, invitati anche i compagni di classe delle elementari, ma non suoi, quelli del fratello minore.

E l'abito, l'hai scelto?
SìSì, ma è SEMPLICISSIMO.
E via di pizzi, merletti, ricami, punti luce, corone, strascichi e veli lunghi 10 metri, che manco Kate Middleton nella cattedrale di Westminster.

E il menu?
Sìsì, scelto... Ma niente di che eh, non vogliamo mica tenervi a tavola per ore!
E giù di Isola degli antipasti, isolotto dei finger, zattera dei vol au vent, scoglio dei fritti, panfilo del panificatore, pangea degli aperitivi, che ti siedi a tavola che stai già scoppiando e ancora la cena, o il pranzo, non è iniziato. Poi ENTRINO GLI ANTIPASTI, poi almeno due PRIMI, un altro paio di SECONDI, e quando ormai il 75% degli ospiti sta perdendo conoscenza in crisi iperglicemica, ecco la TORTA NUZIALE. La quale normalmente sarà BELLISSIMA, ma assolutamente immangiabile: ricoperta di uno spesso strato di pasta di zucchero così dolce che solo a guardarla i denti si cariano due a due, ripiena di un pan di spagna che nella migliore delle ipotesi sarà asciuttissimo, e nella peggiore, almeno per me, intriso di bagna liquorosa.
Io ODIO la bagna liquorosa.

Occhèi.
Per quanto riguarda me e Lordbug, prima di tutto devo dire che se arriviamo alla fatidica data senza coltelli nella schiena, è un miracolo.
Abbiamo discusso di più su inviti, invitati, tavoli, razzi e mazzi annessi e connessi, di quanto abbiamo mai fatto per Babybug. O per qualsiasi altra cosa abbiamo mai dovuto gestire insieme da che ci conosciamo. E faccio notare che io sono una sposa abbastanza sui generis: non me ne frega una mazza di fiori, addobbi, nastri, veli e compagnia, se fosse stato per me ci saremmo sposati con un paio di testimoni e basta, circa un anno fa, prima della nascita di Babybug.
Ma la spos... Ehm, Lordbug non ha voluto.
Così eccoci qua.

Insomma, l'abito, come già sapete, l'ho scelto con lui. Mentre io non ho visto il suo e non lo vedrò fino al fatidico giorno. Le scarpe le ho comprate su Amazon, e le ho fatte recapitare al di lui ufficio. Con anche preghiera di voler verificare il colore, già che stava. Che ero curiosa e non potevo attendere fino a sera.
Il sopra, che sia stola, cappotto, varie ed eventuali, mi accompagnerà prossimamente a sceglierlo.
Purtroppo non ho avuto la prontezza di spirito di fotografare le due pile di partecipazioni, prima di spedirle, laddove quella di Lordbug era tre volte la mia.

In poche parole, la sposa del terzo millennio è LO SPOSO.

martedì 5 novembre 2013

Scene di vita vissuta


"MA è pazza Audrey ad entrare nell'ufficio del Viscido così, senza bussare?!"
"Perchè?!"
"E se lo trova che sta guardando un porno???!"

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