Sabato siamo andati in comune per fare la carta di identità di Babybug. Sabato, perchè miracolosamente il comune era aperto e devono essere presenti entrambi i genitori, dunque per avere Lordbug era decisamente comodo.
Erano necessarie anche tre fototessere di Babybug, ad occhi aperti e capo scoperto. Se non sapete cosa vuol dire fare delle fototessere ad occhi aperti ad un neonato di tre settimane (come è giusto che sia, anche io avrei preferito continuare a non saperlo) vi basta partire dal presupposto che quando dorme, mangia e piange, gli occhi sono chiusi o strizzati. E a tre settimane non è che le attività siano molto diversificate. Quindi avevo brillantemente risolto il problema stampando in casa, su carta fotografica, LA foto che ero riuscita a fargli con gli occhi aperti.
Arriviamo in Comune, ed iniziamo subito a gioire per via della totale assenza di persone in attesa. Una cosa senza precedenti. Male. Gioisce bene chi gioisce ultimo. Arriviamo al cospetto dell'impiegata, la quale ci fa firmare un modulo, mi chiede altezza e data di nascita dellA bambinA (54 cm e no, guardi che è maschio. Aaaah, ops) "Occhi castani e capelli castani?"
"Veramente è biondo e gli occhi sono sul blu..."
"Ma queste foto non vanno bene, la carta è troppo sottile!"
"Ma è carta fotografica!"
"No"
"Sì!"
"No"
"Ok, arrivederci".
Il problema naturalmente era che non potevamo rimandare, visto che venerdì ci aspetta un aereo per Bari, dove trascorreremo Natale, e dunque Babybug deve avere la sua carta di identità.
Bene.
Ore 13.10, via Larga a Milano. Dove porti un neonato di tre settimane a fare una fototessera? Ovviamente i fotografi in zona (uno) chiusi. Rimane la metropolitana. Dove ovviamente la macchinetta per fare le fototessere rimane oltre i tornelli, per cui tocca anche timbrare il biglietto per non andare da nessuna parte. Il mio abbonamento d'altronde è scaduto il mese scorso.
Prendo Babybug, 5 euro e il biglietto e attraverso i tornelli. Mi siedo nella macchinetta, e ora viene la parte difficilerrima: Babybug dorme. Ma DORME.
"Amore di mamma? Ciccino? Puccipuccipu?!" Insomma, dopo 10 minuti riesco a svegliarlo. Apre gli occhi, mi guarda. Esulto. Infilo i 5 euro nella macchinetta.
Me li sputa.
Babybug richiude gli occhi.
NOOOOOOOOH!
Rimetto i 5 euro, ri-sveglio Babybug, la macchinetta li risputa.
Al ventordicesimo tentativo di inserimento e innumerevoli santi dopo, si apre la tendina della macchinetta e compare un tizio che mi fa
"Signora, sono il tecnico".
MIRACOLO!
Insomma, dopo altrettanti tentativi di far piacere alla macchinetta i miei 5 euro, e pure i suoi, il tecnico risolve brillantemente la situazione cambiandomi la banconota in monete.
Che tecnico!
Comunque, meglio di niente.
Agguanto Babybug e lo piazzo davanti all'obiettivo, senza cappellino e con gli occhi aperti... Più o meno. Stava frignando (giustamente) quindi la foto è proprio brutta. Ma d'altronde, chi viene mai bene sulla Carta di Identità?!
Torniamo in Comune, torniamo dalla signora di prima con le nostre belle fototessere fresche fresche.
"Ah bene, siete voi... Quanto è alto il bambino?"
"Sempre 54 cm"
"Occhi castani e capelli castani?"
Io e Lordbug ci guardiamo, io sospiro, lui risponde "Sì".
E' fatta.
La guardo:
Occhi: Castani
Capelli: Castani
Altezza: 0,54
Professione: INFANTE.
Rido per non piangere.